A crocevia tra mare e ampie valli verdi, la costa nord-orientale della Sardegna pullula di bellezza naturale convivente con un territorio granitico dove sorge anche il comune di Aglientu (SS). Nome caratterizzato dalla radice latina “agli” – che significa “bianco” – il centro vanta un paesaggio con litorali sabbiosi e coste meravigliose, dove il visitatore non solo può respirare la brezza marina, ma può anche imbattersi in gioielli archeologici come il nuraghe Tuttusoni.
Sito nei pressi della costiera di Aglientu, il nuraghe Tuttusoni presenta una conformazione tanto semplice quanto utile nel territorio sassarese. Compatto e solido, esso difatti rientra nella categoria dei nuraghi monotorre – ossia costituiti da un’unica torre centrale – e fu realizzato con molta probabilità tra XVI e XV secolo a.C. Una tale basicità si accompagnò a una posizione strategica giacché in passato il nuraghe sopperiva a funzione di insediamento abitativo e permetteva anche il controllo di vicini territori agro-pastorali o possibili pericoli provenienti dal mare.
Funzionale doppia essenza, la forma del nuraghe si legava a una tipologia costruttiva peculiare in Gallura e a una singolare tecnica edilizia. Oltre al desueto uso di una struttura a torre unica, il nuraghe Tuttusoni si distingue infatti per la trama muraria insolita per gli standard del tempo, basati invece sull’impiego di materiali di forma poligonale.
Per ottenere la tipica forma tronco-conica, in passato la tecnica più usata consisteva nel ricavare blocchi dalle linee diagonali, più confacenti ad incastrarsi gli uni con gli altri. Un espediente che permetteva di ottenere una superficie esterna liscia e consentiva di adattare la grandezza della pietra, che diventava sempre più piccola procedendo verso l’alto. Dalla sovrapposizione concentrica si otteneva così una struttura con copertura “a tholos” o “a falsa cupola”, culminante in una pietra che chiudeva la parte superiore.
Tutti elementi presenti anche nel nuraghe Tuttusoni, con la differenza che qui i blocchi sono posti in modo molto più regolare. Malgrado il parziale crollo del rivestimento superiore, ancora oggi il nuraghe affascina con le buone condizioni delle parti restanti a cui si accede da un ingresso a nord-ovest.
Attraversata l’entrata con un architrave diviso in due è possibile osservare una camera centrale a pianta circolare, attualmente occupata da massi prima facenti parte della copertura. Volgendo lo sguardo a sinistra spicca una rampa di scale che porta al terrazzo, seguita sulla destra da un corridoio visitabile per un tratto e due nicchie. Completano infine il quadro alcuni resti murari esterni, riconducibili a successivi riadattamenti del sito ed ulteriore conferma delle sue varie funzioni.
Secolare dimora e vigilante della costiera, nel tempo il nuraghe Tuttusoni ha adempiuto egregiamente al suo compito e ha potuto contare anche sulla presenza di altri complessi granitici, tra cui il nuraghe Finucchjaglia (o “Finucciaglia”). Poco distante dal suo simile e avente la stessa datazione, esso sorge a sua volta in posizione funzionale che dalla collina volge verso il mare.
Benché non risulti in buone condizioni, tutt’ora la superficie esterna mostra un’alternanza di blocchi semi sbozzati ad altri più lavorati che in origine sostenevano forse una struttura trilobata.Formato da un corpo centrale e tre torri secondarie, oggi di tale modello resta parzialmente solo una torre perimetrale e quella principale detta “mastio”. Attualmente ben visibile, quest’ultima presenta una camera circolare con due nicchie, ambiente anch’esso in principio con copertura “a tholos”.
Il nuraghe Tuttusoni si trova ad Aglientu, in provincia di Sassari. Giungendo da Cagliari lungo la Strada Statale 133 di Palau (SS) e la Strada Provinciale 5 verso Aglientu, una volta giunti in paese sarà necessario prendere la Strada Provinciale 90 e proseguire per quasi 5 chilometri e mezzo, dopo i quali sulla destra si scorgerà il nuraghe. Partendo da qui sarà possibile raggiungere anche il nuraghe Finucchjaglia, percorrendo sempre la Strada Provinciale 90.
Malgrado entrambi i siti siano attualmente non gestiti e quindi liberamente visitabili, per le buone condizioni il nuraghe Tuttusoni è talora sede di appuntamenti culturali e visite guidate eccezionali, come è accaduto a giugno 2021 durante le giornate FAI (Fondo Ambiente Italiano).