Come tutte le fasi storiche, anche il Medioevo rappresentò per la nostra isola un momento emblematico con proprie dinamiche sociali, culturali e politiche. Nella fattispecie il periodo fra il IX e il XV secolo d.C. vide la presenza dei Giudicati Sardi, enti statuali indipendenti conseguenza di rapporti sempre più intricati con l’Impero Bizantino.
Dotate di sovranità individuale, tali realtà politico-amministrative coprirono capillarmente la regione suddividendola nei 4 regni giudicali di Cagliari, Torres, Gallura ed Arborea. Assieme ad un esempio politico unico nel suo genere, l’epoca giudicale disseminò diversi testimoni del suo operato, primo fra tutti il Castello Medievale di Sanluri (SU), detto anche “Castello di Eleonora d’Arborea”.
Sito al confine tra gli antichi Giudicati di Cagliari e Arborea, il Castello di Sanluri sorse su una precedente fortezza eretta tra il 1188 e il 1195 d.C. per volere del Giudice di Arborea Pietro I. Ubicata in posizione non casuale, la costruzione avrebbe difatti dovuto proteggere il territorio arborense da eventuali attacchi cagliaritani.
Per la cruciale svolta si dovettero attendere circa 2 secoli, quando l’isola passò sotto controllo della Corona d’Aragona allora alleata con lo stesso Giudicato di Arborea. Fu proprio il re aragonese Pietro IV a rinnovare la precedente costruzione aiutato dal capomastro Berengario Rojch, che nel luglio 1355 avviò un progetto di ampliamento e restauro. Dopo 27 giorni e notti di incessante lavoro, quella stessa estate il Castello di Sanluri prese corpo in forma definitiva, assumendo funzione militare e residenziale.
Regale nella sua imponenza, il Castello di Sanluri visse in modo partecipativo diverse vicissitudini storiche, a partire innanzitutto dalla Battaglia di Sanluri del giugno 1409. Svoltasi nella piana sud della roccaforte, essa vide contrapposti Aragonesi e Giudicato di Arborea, che nel frattempo aveva sciolto l’alleanza e ambiva anch’esso a controllare i territori isolani. Il cruento scontro portò alla disfatta degli Arborensi e al predominio degli Iberici, che s’impossessarono anche del Castello sanlurese facendogli perdere la funzione militare. Relegato quindi al solo ruolo abitativo, nel corso del tempo esso fu venduto a molteplici famiglie e conobbe una fase di declino, esauritasi negli anni ‘20 del ‘900 con il subentro del parentado Villa Santa.
Con drastici restauri attuati dai Villa Santa, il Castello trasse nuova linfa dal punto di vista strutturale mantenendo però l’ossatura originale. Esternamente, tutt’ora esso presenta una forma quadrangolare circondata da 4 torri collegate da cinta muraria, mentre l’interno pullula di sontuosi ambienti storici. A tal proposito, risultano interessanti lo studio del Generale Conte Nino Villa Santa, – custode della raccolta di corrispondenze intrattenute dal nobile con Gabriele d’Annunzio e il principe Montevenoso – la camera dell’antica famiglia Doria e il cosiddetto salotto napoleonico, sede di beni appartenuti ai Bonaparte.
L’attività riqualificante della famiglia Villa Santa fu fondamentale per mantenere intatte le condizioni del Castello, il quale oggi si identifica come l’unico maniero medievale ancora abitabile in Sardegna. Parallelamente all’aspetto residenziale, i Villa Santa decisero di declinare alcune aree a scopo culturale, facendo diventare il Castello un’abitazione-museo.
Tutt’ora esso si articola in sezioni associate a specifici musei, tra cui spicca per esempio il Museo Risorgimentale “Duca d’Aosta” sede di tesori donati al Conte Nino Villa Santa dal Re Emmanuele Filiberto di Savoia. Altrettanta storia traspare da altri 2 ambienti ospitanti oggetti relativi al fascismo, le campagne d’Africa e i due conflitti mondiali, per arrivare infine allo spazio dedicato alla Collezione di Cere. Con oltre 400 pezzi realizzati con la tecnica chiamata “ceroplastica”, tale Museo denota un importante caso in Europa e possiede esemplari rarissimi databili tra XVI e XIX secolo d.C.
Il Castello Medievale si trova in via Nino Villa Santa 1 a Sanluri (SU). L’accesso estivo è consentito dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:30, attraverso visite guidate della durata di 40 minuti circa. Il costo del biglietto è di 7 euro per gli adulti, 4 euro per gli over 65 e 3,50 euro fino a 14 anni. Per ulteriori informazioni, è possibile scrivere all’indirizzo di posta [email protected].