A circa 1000 metri sopra il livello del mare, il paese di Fonni (NU) è considerato uno dei centri più caratteristici della Barbagia di Ollolai. Adagiato sulla pendice nord del Gennargentu, annualmente le vette innevate e i caldi colori primaverili lo rendono tappa fissa per grandi e piccini. Oltre alla tradizione dolciaria legata alla produzione di savoiardi, il territorio comunale è noto per i numerosi resti archeologici e le significative testimonianze religiose, prima fra tutte il Santuario della Vergine dei Martiri, ubicato nel cuore del centro abitato.
Rilevante nucleo devozionale ed attualmente sede parrocchiale, il Santuario della Vergine dei Martiri prenderebbe il nome da un fatto assai peculiare. Si dice infatti che il simulacro della Madonna al suo interno sia stato ricavato da un particolare impasto, ottenuto da polveri ossee di martiri delle catacombe di San Callisto a Roma.
Malgrado l’incertezza di tale ipotesi, è appurato che l’area fu donata ai francescani dal fonnese don Stefano Melis e che essi nel 1610 occuparono il luogo in cui sarebbe sorta una chiesa con annesso convento. Circa un secolo dopo fu avviata anche la costruzione del Santuario della Vergine, operazione fortemente voluta dal francescano Pacifico Guiso ed affidata a maestranze lombarde. Corredato di corpo superiore e cripta, l’edificio andò ad ampliare il reticolato religioso dando poi il nome all’intero complesso.
Come già accennato, il progetto di Padre Guiso prevedeva la creazione di due ambienti sovrapposti adibiti rispettivamente a basilica e cripta. Il primo è dedicato a “Sancta Maria ad Martyres” (Santa Maria ai Martiri) e si sviluppa in un unico ambiente su cui affiorano cappelle semicircolari. Sul fondo si erge un presbiterio rialzato, spazio riservato al clero e custode dell’effigie della Madonna dei Martiri. L’area sottostante invece – intitolata ad Efisio e Gregorio Magno, considerati i Santi evangelizzatori della Barbagia – si articola a sua volta in due parti impreziosite da simulacri ed altari. Tra gli aspetti decorativi risulta interessante il motivo a tempera del soffitto, realizzato dagli artisti locali Pietro Antonio e Gregorio Are.
Trascendendo la singola basilica, il Santuario della Vergine dei Martiri indica genericamente un complesso più ampio,costituito dal convento dei Frati Minori Osservanti, la chiesa della Santissima Trinità e l’oratorio di San Michele arcangelo. Quest’ultimo sorse negli anni ‘50 del ‘700 e rivela un altro intervento di Gregorio Are nella decorazione della cupola. Anche il convento è una suggestiva attestazione storico-artistica giacché ospita al suo interno dipinti di Pietro Antonio Are, Giuseppe Lopez e Antonio Todde, operanti per conto dei francescani tra ‘600 e ‘700. L’intero complesso della Vergine dei Martiri è inoltre attorniato dalle cosiddette “cumbessias” o “muristenes”, piccoli alloggi per pellegrini un tempo probabilmente occupati da monaci o deputati a luogo di vendita per i mercanti.
La funzione ospitante delle “cumbessias” emerge per esempio durante le feste religiose, prima fra tutte quella dedicata alla Madonna dei Martiri. “Sa festa de sos martires” (La festa dei martiri) è tra le più sentite del paese e si svolge a partire dalla prima domenica di giugno, giornata d’inizio dei santi rituali. Celebrazione che si tramanda di generazione in generazione, essa si apre la domenica mattina con la novena e la messa, seguita il giorno dopo dalla liturgia presieduta dal Vescovo. Al rito ecclesiastico si aggiunge quello devozionale del lunedì sera, durante il quale il simulacro mariano viene portato in processione.
Il percorso solenne è arricchito dalla presenza di gruppi in costume sardo, canti sacri in lingua e dal corteo de “S’istangiartu”, il cui compito è trasportare l’effigie della Madonna detta “Sa Pandela”. I festeggiamenti civili invece animano il paese dal sabato precedente fino al martedì, con grande partecipazione di tutta la comunità.
Il Santuario della Vergine dei Martiri si trova in piazza Martiri a Fonni (NU).Una volta giunti in paese, per raggiungere il complesso è consigliabile procedere a piedi; partendo da via Municipio e svoltando in corso Carlo Alberto, basterà svoltare a destra dopo circa 280 metri, attraversare Piazza Europa e proseguire per via Moro fino a Piazza Martiri.