Venerdì 26 maggio negli spazi del Centro Culturale San Francesco a Ozieri, alle 17 si terrà un convegno dedicato a “Sceening e prevenzione, l’importanza della medicina di base”. L’iniziativa è inserita all’interno del progetto “Alzheimer Sardegna: La rete che sostiene – Formazione, Convegni ed Eventi sul tema del decadimento cognitivo”, organizzato dall’Associazione Malattia Alzheimer Sardegna e sostenuto per il secondo anno dalla RAS. Il Comune di Ozieri ha patrocinato l’appuntamento di venerdì, fortemente voluto dell’assessora comunale alla Sanità e Politiche sociali, Margherita Molinu.
Alla tavola rotonda, moderata da Pina Ballore, presidente di AMAS – Associazione Malattia Alzheimer Sardegna, interverranno il geriatra Antonio Nieddu, la neurologa Maria Rita Piras, il medico di base e neurologo Alberto Zoccheddu, il consigliere regionale Antonio Piu (Commissione Sanità).
All’interno della discussione sarà ampiamente delineato il ruolo strategico dell’MMG, il medico di medicina generale, più comunemente chiamato medico di famiglia, cioè la figura che viene scelta per garantirsi l’assistenza nell’intervento sanitario di primo livello.
L’MMG è un riferimento sanitario verso il quale si ripone la massima fiducia, dal momento che ha una visione globale di qualsiasi suo paziente.
«Per questo è una figura fondamentale anche nella prima diagnosi sul decadimento cognitivo – affermano gli organizzatori – in quanto la fiducia riposta nel medico di famiglia facilita l’accesso ai servizi del Centro disturbi cognitivi e demenze, e sostiene la rete familiare nell’evoluzione della malattia».
La diagnosi precoce è fondamentale per riconoscere tempestivamente le forme reversibili o rallentare il decorso della patologia. Lo screening è quindi essenziale non solo per le persone a rischio di decadimento cognitivo, ma per tutte quelle che vogliano garantirsi una migliore qualità di vita in età adulta.
Tuttavia, la prevenzione e lo screening sembrano essere argomenti socialmente ancora poco conosciuti e dibattuti, ma che andrebbero assolutamente considerati nella presa in carico del paziente e, soprattutto, divulgati nella popolazione adulto-giovanile mediante apposite campagne informative.
«Infatti, se fossero osservate delle semplici indicazioni sanitarie e i conseguenti stili di vita– spiegano ancora i responsabili AMAS –, circa un terzo delle demenze potrebbero essere evitate, almeno i due terzi del rischio di insorgenza di malattia di Alzheimer (AD) verrebbero abbattuti e un eventuale inizio di malattia dementigena spostata in avanti di alcuni anni. Bene si colloca dunque una buona campagna di sensibilizzazione attraverso lo screening».
L’ingresso al convegno è libero e gratuito, ma è preferibile prenotarsi ai numeri 333.6750996 – 349.5386310.