Ancora oggi, le barriere economiche e sociali sono difficili da sradicare, ma ciò non vuol dire che nessuno si sia mai cimentato nell’impresa. Un esempio di tale atteggiamento è riscontrabile in quello che fu l’operato, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, di Lord Thomas Brassey, nobile inglese che, per quasi 20 anni della sua esistenza, – fino alla sua dipartita – fu proprietario delle miniere di Ingurtosu e Gennamari, nel comune di Arbus (SU).
Lord Thomas Allnutt, Conte di Brassey e Visconte di Hyte, nacque il 7 marzo del 1863 dall’omonimo politico inglese di nobili natali Thomas Brassey, il quale si unì in matrimonio con Anna Allnutt, figlia di John Allnutt e Harriet Burnettui. Dopo aver studiato presso l’Eton e Balliol College di Oxford, nel 1888 venne nominato tenente onorario della Reale Artiglieria Navale Britannica, rimanendo in carica fino al 1892; tra l’ottobre 1899 e il maggio del 1902, partecipò, in vesti di Capitano, alla Seconda Guerra Boera, conflitto che vide contrapporsi l’Impero britannico e le due repubbliche boere del Sud Africa. Il 1892 segnò il suo ingresso in politica: egli, infatti, fu eletto in parlamento come candidato liberale e nel 1902 divenne sindaco di Bexhill on Sea, cittadina del sud del Paese.
Essendo già amministratore delegato della società mineraria inglese Pertusola Limited, che si occupava principalmente della lavorazione e commercializzazione di metalli e minerali –per giunta proprietaria di diversi centri minerari anche in Sardegna – nel 1896 egli entrò a far parte dell’Associazione Mineraria Sarda (AMS). Circa 3 anni dopo, i Brassey acquistarono le miniere di Gennamari-Ingortosu ed investirono circa 400.000 lire in ampliamenti: fu così che il 17 ottobre del 1900 venne inaugurata la Laveria meccanica dedicata alla famiglia. La Laveria meccanica Brassey, situata a Naracauli, villaggio del comprensorio minerario di Ingurtosu, venne destinata nella fattispecie al trattamento dei materiali blendosi, ossia relativi alla blenda, minerale dal quale viene estratto industrialmente lo zinco e, come sottoprodotti, anche il cadmio, il gallio e l’indio. Nel 1914, egli venne nominato Presidente della stessa AMS.
Lord Thomas Brassey non fu il primo a prendere in gestione le miniere dell’area di Ingortosu e Gennamari: già prima di lui, infatti, i due imprenditori liguri Marco e Luigi Calvo fondarono la prima società mineraria nel 1853. Successivamente, essi la vendettero ad una società francese che delegò a tecnici tedeschi l’intera gerenza e cedette poi, a sua volta, le concessioni ad un’impresa inglese, fattore che comportò il coinvolgimento dello stesso Visconte di Hyte.
Tuttavia, il nobile Brassey non si limitò a rappresentare passivamente un insigne nome a capo di una proprietà industriale: per esempio, fece costruire la chiesa di Santa Barbara ad Ingurtosu. Dedicata alla patrona dei minatori, l’edificio è costituito da 3 navate affrescate ed è decorato da alti pilastri di ordine dorico. Inoltre, fu sua iniziativa la realizzazione di numerosi villaggi operai, dislocati presso i borghi della Valle Is Animas, – ossia Pitzinurri, Bau, Casargiu, Pireddu, Gennamari, Ingurtosu e Naracauli – trasformandola in uno dei territori precursori della moderna attività estrattiva in ambito industriale.
Nell’arco di alcuni anni, infatti, la comunità insediatasi nella valle visse una transizione da un’economia di tipo rurale a un’attività su base industriale, trasformando il lavoratore autonomo in un salariato dipendente, secondo una stretta e rigorosa disciplina. Nonostante questo, Lord Brassey non fece mai pesare, in alcun modo, ai suoi operai tale subalternità, ma anzi, riuscì ad accorciare le potenziali divergenze economiche e sociali, distanza che fu spesso causa scatenante, in altre occasioni, di scioperi di lavoratori in Italia. Egli non solo imparò a parlare fluentemente italiano, ma apprese anche un po’ di lingua sarda; inoltre, nelle pause pranzo durante le sue visite ai siti di estrazione, era solito mettersi a sedere con gli operai e chiacchierare con loro. Girò in lungo e in largo l’isola per esplorarla il più possibile, rimanendo colpito dalla fierezza con cui gli individui che incontrava affrontassero il duro lavoro della miniera e non solo. I suoi sentimenti di rispetto e ammirazione si manifestarono non solo nell’impiego di denaro per un miglioramento delle loro condizioni di vita, ma anche nella costruzione di strutture che fornissero servizi di primaria importanza: ad esempio, nel villaggio principale di Ingortosu fece erigere una scuola elementare e un ospedale.
Lord Thomas Brassey morì il 12 novembre 1919, dopo essere stato investito da una carrozza a Londra; venne sepolto nel paese di Catsfield, nel Sussex. Ai piedi della scalinata della chiesa di Santa Barbara ad Ingortosu è presente un monumento commemorativo in onore del Conte, il quale scomparve senza lasciare eredi.