Nel corso del XIX secolo, la Rivoluzione Industriale rappresentò un frangente importante per il progresso tecnologico e il miglioramento delle condizioni di vita, in particolare per quanto riguarda gli spostamenti; questo fu infatti il secolo in cui nacquero le locomotive, veicoli a vapore atti a trainare convogli di merci e persone. Anche la Sardegna fu coinvolta nel vortice del cambiamento, inaugurando a metà ‘800 la prima ferrovia isolana e, a seguire, sviluppando una rete di trasporti efficiente. Ancora oggi, tale percorso fondativo continua ad essere rievocato grazie all’attività di alcune istituzioni culturali, come per esempio il Museo Ferroviario di Cagliari, situato nella stazione del capoluogo.
Di proprietà della Rete Ferroviaria Italiana, il Museo Ferroviario di Cagliari nacque nel 1985 all’interno di un ex magazzino merci, ma la sua ideazione risale ad almeno un anno prima:difatti, in occasione del centenario delle ferrovie sarde, nel 1984 fu allestita una mostra presso la Cittadella dei Musei (CA) incentrata su oggetti legati alla storia ferroviaria isolana. Mesi dopo l’iniziativa portò alla creazione di un’area museale, entro cui raccogliere le tracce della memoria su rotaie ed alimentarne il ricordo nel tempo.
La storia ferroviaria sarda affonda le radici nel XIX secolo, periodo in cui la Sardegna si apprestava a far parte nel neonato Regno d’Italia. Nel marzo 1861 venne infatti proclamata l’Unità d’Italia, a seguito della sconfitta dell’Impero austriaco e della Spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi. In tale circostanza, l’isola non solo dovette riorganizzarsi dal punto di vista sociale e politico, ma iniziò a valutare l’idea di dotarsi di un trasporto pubblico attivo, che potesse connettere tra loro i principali centri abitati. I primi passi in questa direzione furono fatti l’anno dopo, inaugurando nel 1862 la prima rete ferroviaria collegante la miniera di San Leone (Assemini), con il molo di La Maddalena (Capoterra); malgrado ciò, rimaneva necessario progettare un disegno più ampio per consentire maggiore viabilità.
Al netto del piccolo traguardo, la svolta si ebbe nel 1863 con la fondazione della Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde, società italo-inglese che ottenne la concessione governativa per costruire una via tra Cagliari, Iglesias, Porto Torres ed Olbia. I lavori furono affidati all’ingegnere gallese Benjamin Piercy e portarono alla realizzazione di circa 400 chilometri di reti ferroviarie a cui poi vennero aggiunti binari a scartamento ridotto, ossia con distanza tra rotaie inferiore alla norma. Collegati i centri nevralgici, a fine ‘800 sorse un nuovo quesito, relativo al collegamento con le zone più isolate della regione; tale problematica fu parzialmente risolta negli anni ‘20 del XX secolo, periodo in cui la reggenza della Compagnia Reale cessò e la gestione passò alle Ferrovie dello Stato.










I secoli legati alla nascita delle ferrovie segnarono per la Sardegna un’evoluzione verso il progresso tecnologico-industriale, dinamica che il Museo Ferroviario Sardo racconta attraverso suggestive testimonianze. Il percorso museale inizia già esternamente nell’atrio della stazione di Cagliari con la locomotiva D 744.003, utilizzata per la tratta Cagliari-Olbia ed attualmente unico modello sopravvissuto. Addentrandosi poi nello stabile vero e proprio, assieme ad attestazioni visive – quali libri e fotografie d’epoca – è possibile trovare oggettistica del tempo, comprendente orologi, casseforti, lampade, mobili per biglietteria o sala d’attesa, spezzoni di rotaie e macchinari.
Tra gli oltre 100 esemplari storici presenti spiccano un telegrafo funzionante ascrivibile alla Compagnia Reale e un salottino regale, in passato appartenente agli interni della carrozza di Vittorio Emanuele III, adibita alle sue visite in Sardegna; l’ambiente era dotato di poltroncine realizzate su misura del re di Savoia, alto 1 metro e 48 centimetri. Infine, il Museo offre interessanti attestazioni anche mediante la biblioteca sita al suo interno, dove si possono consultare documenti ufficiali di varia entità, come bollettini, inventari, decreti e regolamenti.
Il Museo Ferroviario Sardo si trova in via Sassari 24, all’interno della stazione di Cagliari. Gestito dall’Associazione Sarda Treni Storici “Sardegna Vapore”, lo spazio espositivo è accessibile gratuitamente tutti i sabati dalle 9:30 alle 12:30. Per le scuole e i gruppi organizzati esiste l’opportunità di prenotare visite guidate anche in altri giorni, inviando anticipatamente un’e-mail all’indirizzo mail museo@sardegnavapore.it.