Attorniato da uno scenario naturalistico denso di calma e quiete, il paese di Tratalias (SU) si trova attualmente adagiato su una collina del basso Sulcis e accoglie costantemente curiosi visitatori da ogni parte dell’isola. Con pressoché un migliaio di anime, l’odierna zona abitata rappresenta però solo la punta di un’articolata storia, rintracciabile in un’esistenza precedente sviluppatasi in un luogo destinato a un epilogo diverso: il borgo fantasma di Tratalias vecchia.
Distante poche centinaia di metri dalla moderna zona abitata, il borgo di Tratalias vecchia rappresenta un caposaldo importante per la vita attuale del paese, in quanto custode di una storia che ha forgiato l’identità locale. Camminando indietro nel tempo, l’inizio di tutto può essere ricondotto al periodo medievale, quando il trasferimento per invasioni saracene della sede vescovile di Sulci dalla città di Solki – l’attuale Sant’Antioco – favorì proprio Tratalias come nuovo centro episcopale. Ufficializzato nel 1218 da un documento di Papa Onorio III, tale spostamento fu poi suggellato dall’erezione nel 1213 di un edificio sacro rimasto attivo fino al 1503, ossia la cattedrale di Santa Maria di Monserrato.
Consacrata alla Madonna di Montserrat, al momento della costruzione la chiesa di Santa Maria giocò un ruolo fondamentale per la formazione del vecchio borgo di Tratalias. Ultimata nel 1282, – come testimoniato dall’iscrizione ancora leggibile all’interno – l’ex cattedrale rimane ancora adesso un inestimabile gioiello tardoromanico, con pianta rettangolare divisa in 3 corpi sorretti da pilastri e culminanti in fondo in una sezione semicircolare o “abside”.
Andando all’esterno, la facciata mostra invece due sezioni orizzontali e il livello inferiore presenta un portale incorniciato da superfici laterali con decorazioni romboidali dette “losanghe”. Un dettaglio assai originale, che si accompagna a ulteriori peculiarità tra cui una pala decorativa interna realizzata nel 1596, raffigurante la Madonna fra San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista.
Saldo e imponente, attorno all’edificio religioso iniziò a prendere vita nel Medioevo anche l’insediamento trataliese, in origine formato da un monastero e abitazioni a schiera a un piano. Dotate generalmente di facciata sulla strada principale e cortile interno, le dimore erano costruite con lo stile delle case sarde meridionali dell’epoca, con mattoni di paglia e fango detti “ladiri”, caminetti angolari e travi di ginepro. Queste caratteristiche andarono ulteriormente a rafforzare la singolarità del centro, che divenne prima insigne polo del Giudicato di Cagliari e poi possesso dei pisani nel 1258, fino a un primo spopolamento nel XV secolo d.C.
Dovettero passare 3 secoli prima di avere un timido segno di rinascita, con il ripopolamento dell’area e il suo inserimento tra i comuni della provincia di Iglesias. Equilibrio che durò solo fino a metà ‘900, quando la decisione di creare uno sbarramento sul vicino Rio Palmas e il lago artificiale di Monte Pranu portò problemi d’infiltrazioni idriche proprio a Tratalias. Malgrado fosse nata per fornire acqua a supporto di attività pastorali e agricole del basso Sulcis, l’iniziativa causò infatti gravi dissesti e problemi igienico-sanitari nel vecchio borgo, fino a farlo ricostruire nel 1971 in una zona collinare più sicura.
Nonostante il trasferimento fisico e la creazione del moderno centro, Tratalias vecchia non fu mai dimenticata, tanto che successivamente divenne oggetto di un interessante recupero. Assieme alla chiesa di Santa Maria, le sue vie attualmente non solo ospitano alcuni laboratori artigianali in antiche abitazioni, ma sono cuore anche del percorso del Museo del Territorio Trataliese, dove l’esposizione di abiti e oggetti tradizionali ripercorre la storia del suggestivo borgo fantasma. Tra le testimonianze, non mancano autentici simboli identitari come il carro per la processione della Vergine di Monserrato, vestita a festa e portata annualmente in corteo sul cocchio durante la Domenica dell’Ascensione, secondo un rito risalente al lontano XIV secolo d.C.
Il borgo di Tratalias vecchia si trova nel Sud Sardegna, distante poco più di 1 chilometro dall’odierno centro abitato. Visitabile con l’ex cattedrale di Santa Maria e il Museo del Territorio Trataliese – situati entrambi in piazza di Chiesa – dal martedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17 pagando un biglietto intero di 5 euro o ridotto di 2,50 euro. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero 0781.688046 o scrivere all’indirizzo e-mail [email protected].