Dopo l’ordinanza firmata sabato 27 febbraio dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha determinato il passaggio della Sardegna in zona bianca a partire da oggi, lunedì 1° marzo, sono state diverse le indiscrezioni circolate durante la giornata di ieri. Indiscrezioni confermate da un’intervista rilasciata dal Presidente della Regione, Christian Solinas, a Radio 24 – Sole 24Ore, sulle nuove concessioni all’Isola e sul fatto che si tratterà comunque di una zona bianca sorvegliata, con riaperture graduali e controllate.
Solinas ha firmato nella notte l’attesa ordinanza regionale contenente “Ulteriori misure straordinarie urgenti di contrasto e prevenzione della diffusione epidemiologica da COVID-19 nel territorio regionale della Sardegna”.
L’ordinanza regionale n. 4 del 28 febbraio 2021 stabilisce nello specifico le regole che saranno in vigore in Sardegna dal 1° al 15 marzo 2021.
Nel testo viene precisato che, pur restando il divieto di assembramento, il rispetto del distanziamento personale e del contingentamento, è consentita a decorrere da oggi, lunedì 1° marzo, la riapertura delle attività di ristorazione fino alle ore 23.00, e di bar, pub, caffetterie ed assimilabili fino alle ore 21.00, in tutto il territorio regionale ad eccezione delle zone sottoposte, con ordinanza sindacale, a misure restrittive a causa di un elevato numero di contagi da Covid-19.
In un secondo momento, in base all’andamento della curva epidemiologica del virus a seguito delle aperture di bar e ristoranti, la Regione, d’intesa con l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute, con successive ordinanze, potrà stabilire la riapertura, con le necessarie prescrizioni, di palestre, scuole di danza (senza contatto), dei centri commerciali nelle giornate di sabato e domenica, di musei e luoghi della cultura.
Confermato il coprifuoco che viene però posticipato alle 23.30 di ciascun giorno e fino alle ore 5.00 del mattino successivo.
Rimane l’obbligo dell’uso della mascherina nell’intero territorio regionale, anche all’aperto, fatta eccezione per i bambini al di sotto dei 6 anni e per i soggetti con forme di disabilità.
È vietata qualsiasi forma di assembramento, in particolare presso gli spazi antistanti gli istituti scolastici, le piazze, le pubbliche vie, i lungomare e i belvedere, nei quali deve essere comunque mantenuto il distanziamento interpersonale di almeno un metro.
Per tutte le altre attività, non indicate nel testo della presente ordinanza, continuano ad essere applicate le misure restrittive già stabilite in precedenza. Inoltre, per tutto quanto non espressamente disciplinato da questa ordinanza, si rinvia al DPCM del 14 gennaio 2021.
Non si esclude l’adozione di diverse prescrizioni in relazione all’andamento della diffusione del virus.
Ordinanza-4-del-28-02-2021-5_signed