Il pathos e l’eleganza di “un pensiero triste che si balla” – secondo la celebre definizione di Enrique Santos Discépolo – con l’ammaliante “Tango Fuego” della Compagnia Naturalis Labor, con ideazione, coreografie e regia di Luciano Padovani, in cartellone domani (giovedì 9 febbraio) alle 21:00 all’AMA / Auditorium Multidisciplinare di Arzachena, venerdì 10 febbraio alle 21:00 al Teatro Civico di Alghero, sabato 11 febbraio alle 21:00 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer, domenica 12 febbraio alle 21:00 al Teatro “Tonio Dei” di Lanusei e infine lunedì 13 febbraio alle 21:00 al Teatro Comunale “Akinu Congia” di Sanluri per la Stagione 2022-2023 de La Grande Danza organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Sotto i riflettori tre coppie di apprezzati tangueros – Celeste Rey e Sebastian Nieva, Loredana De Brasi e Samuele Fragiacomo, Ayelen Sanchez e Walter Suquia – per un avvincente racconto per quadri, sulle note del Trio Tango Spleen che schiera Mariano Speranza al pianoforte e voce, Francesco Bruno al bandoneón e Fatma Muhlim al violino, in susseguirsi di virtuosistiche figure, tra incroci di sguardi e complicate geometrie di passi, in una grammatica di corpi in movimento che esprime il desiderio e la tenerezza, la passione e una struggente malinconia.
“Tango Fuego” è il nuovo capitolo di un interessante e originale percorso di studio e ricerca sul popolare ballo argentino, che caratterizza il lavoro di Luciano Padovani negli ultimi decenni: il coreografo si è a più riprese confrontato con il linguaggio e gli stilemi, codificati nel tempo, di un ballo nato per le vie di Buenos Aires, sintesi felice delle atmosfere della città sudamericana, crocevia di genti e culture. Uno spettacolo intenso e avvincente, con una precisa drammaturgia, in cui le diverse sequenze confluiscono in un’unica narrazione, tra giochi di seduzione, incontri e addii, infuocate storie d’amore che si consumano nel tempo di una canzone: una rigorosa partitura, costruita con la collaborazione degli interpreti, su una colonna sonora che spazia dai capolavori della Guardia Vieja e specialmente della Guardia Nueva, fino alla “rivoluzione” del Tango Nuevo.
Una antologia di brani famosi e indimenticabili, firmati da artisti come il pianista e direttore d’orchestra Carlos Di Sarli, autore di “Bahia Blanca”, “Porteño y bailarín” e “Verdemar”, Alfredo De Angelis, noto anche per la partecipazione a trasmissioni radiofoniche e fondatore di una importante orchestra, con cui ha compiuto fortunate tournées nel Sud America, il poliedrico violinista, pianista e direttore Ricardo Tanturi, “El Caballero del Tango”, il pianista e compositore Osvaldo Pugliese, fondatore dell’omonima Orquesta, con cui collaborarono tra gli altri Roberto Chanel, Alberto Morán, Jorge Vidal, Jorge Maciel, Miguel Montero e Abel Cordoba e autore di “Recuerdo” e “La yumba”, Osvaldo Fresedo, amato per il suo stile elegante e raffinato, autore di “Vida mia”, “El espiante”, “El Once” e “Pimienta” e Juan D’Arienzo, “El Rey del Compás”, accanto ad alcuni pezzi emblematici – e vertiginosi – di Astor Piazzolla.



«El tango es un romance de amor y seducción que dura tres minutos…», come ricorda Luciano Padovani, che con la sua cifra personalissima e visionaria fonde l’espressività della danza contemporanea con la passione vibrante del ballo popolare argentino, divenuto simbolo di una cultura. Un ideale viaggio nel città porteña sul filo delle melodie e dell’inconfondibile ritmo sincopato, tra corpi che si sfiorano, volteggiano, si uniscono in un simbolico amplesso, per dar forma a uno spettacolo emozionante dove con la forza evocativa del rito e del teatro, la danza diventa «metafora della vita e dell’amore».
«Padovani riporta in scena il tango, quello vero, autentico, coniugato – come sua abitudine ormai – con le invenzioni sceniche e drammaturgiche che da anni contraddistinguono il suo lavoro di coreografo» – si legge nella presentazione –. «I fianchi si toccano. Le gambe si incrociano con precisione. I piedi si muovono all’unisono. I protagonisti diventano, quasi inconsapevolmente, una cosa sola».
“Tango Fuego” è insieme un omaggio alla tradizione e una reinvenzione del popolare ballo argentino, con una creazione originale affidata a tre coppie di interpreti capaci di declinare in forme nuove e dense di significati ochos e molinetes, sacadas e paradas, colgadas, barridas e volcadas, per comporre un racconto, rievocando il clima di una milonga dove donne e uomini si incontrano e danzano, celebrando la passione, e lo spirito del tango.
In occasione della tournée in Sardegna Luciano Padovani terrà una Masterclass di Danza Contemporanea sabato 11 febbraio al Padiglione Filigosa delle ex Caserme Mura di Macomer.