Ormai è una tradizione, un evento atteso e amatissimo dal pubblico “Alla scoperta dell’Opera” la presentazione che svela trame, curiosità storiche, intrecci e aneddoti sui titoli che si avvicendano al Teatro Comunale di Sassari all’interno della Stagione lirica dell’Ente De Carolis di Sassari.
Il cartellone 2024 realizzato grazie al contributo del Ministero, della Regione, del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna sta riscuotendo grande successo presentando opere celeberrime e amatissime dal pubblico e titoli in prima mondiale. Grazie ad un’intuizione del direttore del de Carolis Alberto Gazale è diventata ormai una tradizione anche quella di unire il piacere dell’happening musicale al desiderio di scoperta dei sassaresi di spazi solitamente chiusi o recentemente ristrutturati.
Un pubblico, sempre più numeroso, ha così potuto scoprire sabato sera l’opera “Tosca” (in scena al Teatro Comunale nei giorni: 1,3 e 5 novembre) direttamente dalle parole dei protagonisti del cast in un suggestivo spazio cittadino restituito recentemente alla comunità, dopo un accurato intervento di restauro messo in opera dal Comune di Sassari: l’ex Colonia campestre.
In tanti hanno accolto inoltre l’invito ad arrivare un po’ prima dell’evento musicale per una visita guidata ai giardini, al padiglione liberty dell’ex colonia e al suo belvedere. Il pubblico è stato accompagnato nell’esplorazione dai responsabili dell’associazione M.o.s.a che ha avuto incarico dall’amministrazione comunale di gestire la struttura e ha collaborato attivamente con il De Carolis per rendere possibile la serata. Il pubblico ha poi scoperto uno spazio per la prima volta aperto al pubblico, dopo decenni d’abbondono: l’antica chiesetta della ex Colonia dove si è poi svolto l’incontro musicale.
A coordinare la serata è stato il direttore Gazale che ha introdotto i protagonisti di “Tosca” e i numerosi ospiti presenti che con aneddoti e interventi musicali hanno raccontato la loro visione dell’opera. “Siamo in questa cappella appena restituita alla città – ha detto Gazale– anche perché evoca l’ambientazione del primo atto di Tosca che si svolge proprio in una chiesa quella di Sant’Andrea Della Valle a Roma”.
Dopo i saluti del presidente dell’Ente Antonello Mattone e del vice direttore del conservatorio Canepa Giancarlo Grandi a prendere la parola sono stati i cantanti del cast, tra cui brillano grandi nomi della lirica internazionale e giovani talenti. Il soprano Marta Mari che interpreta Floria Tosca ha eseguito in esclusiva per il pubblico un brano tratto dalla celebre aria “Vissi d’arte” tra gli applausi scroscianti.
“È una delle voci più belle al mondo – ha detto Gazale presentando Mari – per la nostra Tosca abbiamo un cast di eccezionali interpreti”.
A prendere la parola è stato il baritono sardo di fama internazionale Marco Caria, che interpreta Scarpia, introducendo uno dei momenti più toccanti della serata il celebre “Te Deum” eseguito dal vivo dal Coro del De Carolis diretto da Francesca Tosi che ha accompagnato al pianoforte l’intero incontro. Tra i grandi nomi del cast anche il tenore Otar Jorjikia (Cavaradossi) il basso Andrea Porta (Sagrestano).
Giovanissimi di grande temperamento che ritornano a cantare per il De Carolis sono invece il basso Tiziano Rosati (Angelotti), il tenore Nicolas Resinelli (Spoletta) e il basso Michael Zeni (Sciarrone).
Durante il talk hanno raccontato la loro visione dell’opera in scena anche il regista Renato Bonajuto e il Direttore d’orchestra Gianluca Martinenghi, l’assistente alla regia Siria Colella e il direttore del coro delle voci bianche Salvatore Rizzu.
“Stiamo lavorando senza sosta in questi giorni – ha detto Bonajuto – per una produzione forte di un cast eccezionale, dei bellissimi costumi di Artemio Cabassi e di una scenografia di grande efficacia, curata da Danilo Coppola, resa ancora più preziosa dal lavoro del grande Giovanni Gasparro”.