Senza donne non se ne parla. Questa mattina il Comune di Cagliari ha firmato, insieme ai rappresentanti delle altre istituzioni territoriali, il protocollo di intesa “No Women No Panel”, la campagna che si prefigge l’obiettivo di favorire l’equilibrio di genere in panel ed eventi pubblici, garantendo l’adeguata rappresentanza delle donne.
La cerimonia si è tenuta a Villa Devoto alla presenza della Presidente della Rai, Marinella Soldi, dell’Assessore Andreina Farris su delega del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, dei Sindaci di Cagliari Paolo Truzzu e del vice Sindaco di Sassari Gianfranco Meazza, del Rettore dell’Università di Cagliari Francesco Mola e della delegata del Rettore dell’Università di Sassari Lucia Cardone.
Salgono così a venti le istituzioni territoriali italiane che hanno deciso di affiancare la Rai nel progetto “No Women No Panel”, lanciato dalla Commissione europea nel 2018 e siglato dal Servizio Pubblico nel 2022 con il Memorandum of Understanding (MoU), per tradurre in pratica il principio della parità nel dibattito pubblico.
“Il Comune di Cagliari – ha dichiarato il primo cittadino, Paolo Truzzu – ha aderito con grande piacere all’iniziativa. Vogliamo certamente onorare gli obiettivi prefissati a partire dalla presenza delle donne nel dibattito pubblico, valorizzando competenze, esperienze e talenti femminili in attuazione dei principi di democrazia paritaria e pluralismo”.
“Come assessora alle Pari opportunità – ha aggiunto Marina Adamo – penso che la firma di questo importante protocollo d’intesa sia di rinforzo alle azioni di sensibilizzazione, informazione e formazione sui principi di parità già portate avanti dal Comune di Cagliari. Grazie al sistema di monitoraggio messo a punto, ci impegniamo a rendere trasparenti i dati relativi alle donne partecipanti agli eventi e ai tavoli istituzionali di confronto. Un primo passo, dunque, ma importante, che si inserisce nell’ambito di un’azione più strutturata e coordinata tra i partner del Protocollo, nella direzione di trasparenza e accessibilità di dati e informazioni, che potranno essere così monitorati, per misurarne nel tempo i risultati raggiunti. Le donne contano, e quindi come Comune di Cagliari ci impegniamo a contarle anche dal punto di vista numerico.”
Una strada intrapresa anche dal Comune di Sassari, che per voce del suo vice Sindaco Gianfranco Meazza, ribadisce che non si tratti meramente di una questione numerica, bensì di un tema sociale e culturale, un principio di civiltà sancito dalla Costituzione. In Italia, infatti, pur non mancando leggi che riconoscano le pari opportunità fra uomo e donna, ancora oggi, di fronte a una disparità di fatto purtroppo molto diffusa, si sente più che mai viva la necessità di reclamare spazio e ruolo per le donne anche nel dibattito pubblico.
Ancora più importante alla luce degli ultimi episodi di violenza, come ha sottolineato la Presidente della Rai, Marinella Soldi: “La cronaca di questi giorni, i terribili casi di violenza sulle donne, ci mostrano che è ancora necessario agire per promuovere una cultura della parità. No Women No Panel è un’iniziativa che la Rai sta portando nei territori, il luogo dove più stretto è il rapporto con i cittadini: un’iniziativa semplice, ma estremamente concreta, che valorizza i talenti femminili nel segno dell’uguaglianza, del rispetto e della collaborazione tra uomini e donne”.
Tutti i partecipanti hanno ricordato come la Sardegna sia da sempre terra in cui i sentimenti di rispetto e considerazione delle donne siano profondamente radicati. Così come ha ribadito l’Assessora regionale degli Affari generali, Andreina Farris: “Con questo protocollo la Regione Sardegna riafferma i sentimenti di rispetto e considerazione nei confronti delle donne. Un rispetto insito nella cultura sarda, come ci ricordano esempi passati alla storia, come Eleonora, che a cavallo del Quattrocento ha guidato il Giudicato d’Arborea, o Grazia Deledda, unica donna italiana insignita del Nobel per la letteratura nel 1926, esattamente vent’anni prima che l’Italia riconoscesse il diritto di voto alle donne. Questi valori sono stati trasfusi nello Statuto speciale della Regione Sardegna del 1948”.
Fondamentale, per la diffusione del messaggio di “No Women No Panel”, la partecipazione del mondo culturale ed accademico, come conferma l’adesione delle due principali Università della Regione. L’Ateneo di Cagliari, fra i primi in Italia a dotarsi di un Piano per l’Uguaglianza di Genere, afferma per voce del Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, il Professor Francesco Mola “Da tempo il nostro Ateneo è impegnato nella promozione del principio fondativo europeo della parità di genere e lo fa attraverso attività che mirano a ridurre il rischio di disuguaglianza nelle posizioni professionali, nelle progressioni, nell’accesso allo studio, alla ricerca e alla formazione universitaria. La peculiarità della nostra missione, rivolta non solo alla comunità accademica, ma a tutto il tessuto sociale che gravita attorno, rende indispensabile l’adozione di azioni specifiche finalizzate a superare divari di genere”.
L’Università come luogo di costruzione dell’autorevolezza femminile, quindi – come ha sottolineato Delegata del Rettore dell’Università di Sassari Lucia Cardone – ricordando come spesso non manchino esempi di competenza femminile, bensì, manchi “lo sguardo”.