Arriva nell’Isola – sotto le insegne del CeDAC – la favola nera di “Barbablù” nella riscrittura di Costanza DiQuattro con il cantautore e attore siciliano Mario Incudine (sue anche le musiche dello spettacolo, eseguite all’organetto da Antonio Vasta) nel ruolo del protagonista che si racconta in «un delirio surreale di lucida follia», svelandosi «nella sua essenza di uomo, di bambino ferito, di amante frustrato, di figlio non amato» per la regia di Moni Ovadia.
Viaggio nella mente di un assassino con la pièce che debutterà in prima regionale giovedì 3 settembre alle 21:00 all’Anfiteatro Mario Ceroli di Porto Rotondo (Olbia), per approdare venerdì 4 settembre alle 21:00 al Teatro Civico Oriana Fallaci di Ozieri, sabato 5 settembre alle 21:30 nel cortile delle ex Caserme Mura di Macomer e infine domenica 6 settembre alle 20:30 a Lo Quarter di Alghero, per la Stagione 2019-2020, nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
Un’antica e sanguinosa leggenda che ridiventa moderna tragedia nelle cronache di abusi e violenze, fino all’estremo del femminicidio, rivive sulla scena in un travolgente monologo, quasi un flusso di coscienza, alla ricerca della “verità”: Barbablù spiega le sue ragioni, cerca in sé e fuori di sé le cause delle sue azioni, mostrando tutta la fragilità e insieme la crudeltà del “serial killer” ante litteram nel ricostruire «i sette amori vissuti, le sette vite distrutte fino all’ultima, l’unica per la quale valeva la pena fermarsi».
Il volto “umano” e per questo più inquietante del “mostro”, per un’indagine sul lato oscuro, sull’incapacità di amare di chi scambia l’affetto per il possesso, in una narrazione avvincente e terribile, al di là del bene e del male.
Poliedrico artista-cantastorie, Mario Incudine porta in giro per il mondo la sua arte made in Sicily in cui confluiscono la sua passione per la musica e quella per il teatro e la scrittura. In ambito musicale, è uno dei personaggi più rappresentativi della nuova world music italiana, con al suo attivo album pluripremiati e distribuiti in tutta Europa.
Insieme a Moni Ovadia, ha firmato nel 2018 la regia di Liolà (opera di cui è anche protagonista e autore delle musiche originali) e, nel 2015, de Le Supplici per la stagione dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, recitando e cantando anche nel ruolo del cantastorie e curandone la traduzione in siciliano e le musiche originali. Nel 2016 firma le musiche ed è tra i protagonisti (insieme a Ovadia e a Valeria Contadino) de Il Casellante, tratto dal romanzo di Andrea Camilleri e diretto da Giuseppe Dipasquale.
Ha collaborato con alcuni tra i più importanti artisti della musica, del teatro e della danza, tra cui Andrea Camilleri, Ambrogio Sparagna, Gaetano Savatteri, Alessandra Mortelliti, Rocco Mortelliti, Mariano Rigillo, Francesco De Gregori, Franco Battiato, Lucio Dalla, Alessandro Haber, Geppy Gleijeses, Biagio Antonacci, Massimo Ghini.