Amo la Sardegna.
Ci sono nata, cresciuta, l’ho vissuta appieno nelle sue tradizioni. Più di tutto amo Nuoro, la mia città, che si trova proprio al centro del ‘paradiso’, del quale dovrebbe rappresentare il cuore pulsante … Ma così non è: Nuoro è tagliata fuori, sempre e comunque.
La prima prova a sostegno di questo fatto l’ho avuta una ventina di anni fa quando, da giovane insegnante, mi accingevo a frequentare un corso universitario abilitante. I partecipanti giungevano da quasi tutte le province: sei da Cagliari, quattro da Sassari e ben undici da Nuoro. L’Ufficio scolastico regionale doveva dunque indicare la sede del corso: la scelta, a detta di tutti i corsisti, sarebbe dovuta ricadere su Nuoro, sia perché aveva il numero maggiore di iscritti, sia per la sua collocazione geografica centrale che avrebbe aiutato anche i più svantaggiati provenienti da Cagliari. Invece andò diversamente … Non è dato sapere secondo quale criterio, ma fu stabilito che il corso si sarebbe svolto a Sassari. Da quel momento ho iniziato ad interrogarmi su molti aspetti:
- Perché Nuoro non ha un Ateneo universitario? Non ne gioverebbero solo i giovani della città, ma anche quelli delle cittadine e dei paesi della Sardegna centrale … Vi immaginate? Anche ragazzi e ragazze che non possono permettersi una stanza a Sassari o a Cagliari potrebbero in tal modo beneficiare del loro sacrosanto diritto allo studio senza che le rispettive famiglie debbano indebitarsi per anni! Le strade nuoresi pullulerebbero di movimento, di vita, di opportunità anche per chi magari è già avanti con l’età, ma vorrebbe aprirsi nuove strade o avanzare di livello nel proprio lavoro.
- Vi sembra normale che non ci sia la facoltà di Lettere nella città natale di Grazia Deledda, di Salvatore e Sebastiano Satta, di Attilio Deffenu? Quest’anno abbiamo rischiato di perdere anche il polo universitario, cioè le briciole che in questi trent’anni ci hanno concesso giusto per ricordarci che, essendo il nostro peso politico pari a “zero virgola”, dovremo addirittura esser grati di quel poco che è giunto fino a noi!
- Perché l’Esit è ancora in stato di abbandono? Fin da piccola, recandomi al monte Ortobene chiedevo a mio padre cosa fosse quella struttura abbandonata: mi faceva sentire triste e ancor oggi provo quel sentimento. L’estate scorsa ho letto un articolo che mi ha riempito il cuore di gioia. Vi si annunciava che la proprietà dell’Esit era in procinto di passare al Comune e ben presto si sarebbe realizzato un progetto di rilancio: un centro benessere e una scuola di cucina! Tutto questo realizzabile con un milione di euro stanziato dal Governo e tre milioni finanziati dalla Regione Sardegna. È trascorso esattamente un anno e tutto è fermo, tutto inesorabilmente uguale, neanche un operaio ad impastare il cemento.
- Quando inizieranno i lavori all’anfiteatro F. De Andrè? Si sta rimandando di anno in anno … anche per questo progetto ci sono i finanziamenti, allora perché è ancora tutto bloccato? Rivedremo i balli per il Redentore, i concerti, le esibizioni nel nostro anfiteatro?
- Perché non c’è una seria protesta alla quasi certa bocciatura del progetto sulla linea ferroviaria Nuoro – Olbia? Seguo “Trenitalia nuorese” dal primo post: quel progetto mi emozionò, lo condivisi con tutti i miei contatti, mi tenevo costantemente aggiornata sugli sviluppi … Poi l’amara risposta: la Provincia di Nuoro sarà tagliata fuori dai fondi del Recovery Fund: finanzieranno chi già ha una linea ferroviaria ed ottimi collegamenti sia interni che col resto della penisola. Ma le notizie si rincorrono: forse col subentrare del nuovo governo c’è ancora speranza, ma se la Regione si fosse organizzata per tempo … Insomma, aspettiamo un qualche improbabile ripescaggio.
- Ospedale San Francesco … che dire? Ne parliamo ogni giorno e il giorno dopo è peggiore del precedente. In occasione del primo Confinamento ci fu un’enorme mobilitazione di risorse e pensai che, nella disgrazia, alla fine di tutto, ci saremmo trovati con un ospedale e una guardia medica migliori … Due anni dopo, il mio ottimismo (e quello del 90% dei miei conterranei) in relazione alla situazione della sanità nuorese è svanito: magari tornassimo almeno al periodo pre-covid …
A parte qualche rara ed isolata eccezione, dove sono i politici nuoresi che NOI abbiamo mandato a rappresentarci nei palazzi???
Dove siete? Cosa state facendo per la vostra città?
Nuoro, 20 agosto 2022
Sara Falchi, maestra
Potete inviare la vostra lettera tramite email a [email protected].
La mail deve essere firmata con nome, cognome e città.