È stata una partita mozzafiato quella tra Cagliari e Bari, valida per la finale di ritorno dei playoff Serie B, che si è disputata ieri al “San Nicola” di Bari. E all’ultimo secondo, quando sembrava che tutto dovesse concludersi con un pareggio, arriva l’exploit di Pavoletti, che con un sinistro su cross di Zappa segna il gol della vittoria per il Cagliari. Una vittoria che riporta i rossoblù nella massima serie dopo solo un anno dalla retrocessione. L’emozione esplode e la festa ha inizio: il Cagliari è di nuovo dove gli compete.
Nonostante l’assenza per infortunio di Nandez, l’allenatore Ranieri decide di schierare il Cagliari con un 4-4-2, con Zappa, Dossena, Obert e Azzi dietro a Radunovic. A centrocampo, Di Pardo, Deiola, Makoumbou e Lella, mentre in attacco troviamo Luvumbo e Lapadula. Sin dalla prima frazione di gioco, il Cagliari attacca con qualità e determinazione, creando numerose occasioni da gol, mentre il Bari si limita a sporadiche sortite senza particolare pericolo. Luvumbo, abile negli uno contro uno, e Di Pardo, con un colpo di testa potente, mettono a dura prova il portiere Caprile. Il Bari sfiora l’autogol su un calcio d’angolo, colpendo l’incrocio dei pali più lontano. Non mancano le mischie e i cross pericolosi, ma manca sempre l’ultima stoccata vincente.
Nella ripresa, dopo l’intervallo, Ranieri apporta alcune modifiche, inserendo Ricci al posto di Mazzotta e Ceter al 65′. Il Bari crea una buona occasione con un’azione in verticale che porta al tiro Cheddira, ma il pallone colpisce l’esterno della rete sul primo palo. Il Cagliari impiega un po’ di tempo per ritrovare il proprio ritmo, ma intorno al quarto d’ora torna a minacciare la porta difesa da Caprile, anche se senza riuscire a concretizzare le occasioni. Così si arriva a metà del secondo tempo ancora sullo 0-0, e al 67′ Ranieri opta per Prelec e Mancosu al posto di Di Pardo e Lella, dando alla squadra un assetto ultra-offensivo con quattro giocatori avanzati e la coppia Deiola-Makoumbou davanti alla difesa a quattro. Folorunsho colpisce l’incrocio dei pali, sembrava finita, ma al 94′ su cross di Zappa, Pavoletti si lancia in un’azione fulminea e con un sinistro da vero bomber manda il Cagliari in Paradiso.
Al termine della partita, il capitano rossoblù, Leonardo Pavoletti, non nasconde la sua emozione e dichiara: “C’è un mix di tante emozioni in questo momento. Tutto parte da Venezia, da quelle lacrime di tanti compagni che poi sono rimasti. È lì che si sono create le basi per questa promozione. Sono arrivati in squadra altri ragazzi fantastici, siamo ripartiti in silenzio, lavorando giorno dopo giorno. E oggi eccoci, stiamo piangendo di nuovo, ma stavolta sono lacrime di gioia: è bellissimo”.
Pavoletti continua parlando del forte legame che si è creato tra i giocatori del Cagliari: “Tra di noi si è creato un rapporto unico, speciale: siamo stati gruppo da subito, nonostante i tanti momenti difficili nella prima parte della stagione. Poi i risultati e l’entusiasmo lo hanno consolidato: siamo diventati così più di una squadra, una famiglia. Sincero, sono stato raramente in gruppi così belli. Abbiamo raggiunto questo obiettivo con sacrificio, determinazione, voglia, con tutto ciò che di bello ti può dare il calcio. Questa promozione è meritata: è per noi, per la Società, per tutto il nostro popolo”.
Anche l’allenatore del Cagliari, Claudio Ranieri, non nasconde la sua gioia per il ritorno in Serie A: “Il mio dubbio di venire a Cagliari era la paura di non riuscire nell’impresa. Cagliari mi ha fatto esplodere, mi ha portato in giro per l’Europa. Non riuscirci oggi sarebbe stato un peccato, è una soddisfazione enorme”.
Ranieri elogia la squadra e il popolo sardo che li ha sostenuti: “Ci sono ragazzi con grande cuore, dietro hanno un popolo, contro avevamo sessantamila persone ma noi avevamo una terra intera e ce l’abbiamo fatta. Abbiamo giocato una buonissima partita, era normale soffrire, ma secondo me l’abbiamo spuntata meritatamente nel modo più bello”.
Il tecnico rossoblù si sofferma sull’importanza del gol di Pavoletti: “Pavoletti è un goleador nato, sapevo che una palla così poteva metterla dentro. Tanti ci aspettano all’aeroporto, tanti festeggiano in città, conosco quanto il popolo sardo vuole bene alla nostra gente. Ho chiesto ai miei tifosi e ai giocatori di non tifare contro, nessun coro contro il Bari, le energie vanno date a favore della propria squadra, bisogna dare onore al Bari, degno rivale così come avrei detto lo stesso dei miei ragazzi se avessi perso”.
Infine, Ranieri parla del suo legame con il Cagliari e l’importanza della promozione: “Cagliari mi ha dato tanto, la metto al primo posto nel mio cuore. Mi ha voluto bene, mi ha accolto, tornare era una grande incognita, che paura non centrare quello che il popolo sardo sperava che io facessi. Dentro di me soffrivo, la sconfitta mi distruggeva dentro, fortunatamente ne abbiamo perso solo due. Siamo felicissimi, è una grande liberazione”.
Il ritorno del Cagliari in Serie A rappresenta una gioia immensa per i tifosi e la città. Dopo un’annata di duro lavoro e determinazione, la squadra ha raggiunto l’obiettivo tanto desiderato. Ora i rossoblù potranno tornare a sfidare le grandi squadre del calcio italiano, portando con sé l’orgoglio di una città intera.