Cambio di programma per “Teatro e Marmellata”: giovedì 20 giugno alle 17 al TsE di via Quintino Sella nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari va in scena la fantasia con il coinvolgente “Rodari… per tutto l’anno!” del Teatro del Segnocon Alessandra Leo e Stefano Ledda (al posto della fiaba teatrale “Il Bisso e la Luna”). Le deliziose filastrocche e le moderne favole di uno dei più amati autori di libri per l’infanzia per un divertissement pensato per grandi e piccini: un “Viaggio tra le pagine di Gianni Rodari” per il terzo appuntamento della rassegna dedicata a bambini e ragazzi organizzata dal Teatro del Segno – nell’ambito del progetto pluriennale “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro”
Una originale e divertente “animazione/spettacolo” ispirata alle “Filastrocche per tutto l’anno” e alle “Filastrocche in cielo e in terra”, alle immaginifiche “Favole al telefono” come a “C’era due volte il Barone Lamberto” e a “Il libro degli errori” per un omaggio all’inventore della “Grammatica della fantasia” tra poesia e clownerie.
Tra storie buffe e sorprendenti e personaggi strampalati, riflessioni sul mondo, sulla pace e sulla guerra, in prosa e in rima, per riscoprire il piacere del raccontare e dell’ascoltare: in “Rodari… per tutto l’anno” gli spettatori diventano protagonisti grazie al magico gioco del teatro, rivivendo in prima persona le singolari e surreali avventure evocate dalla penna dello scrittore. Spazio all’immaginazione, con una performance intessuta di parole e musica, in cui la realtà si tinge di nuove e inedite sfumature e allegre note di colore – tra “la luna al guinzaglio” e le “favole a rovescio”, i “numeri straordinari” e “la strada che non andava in nessun posto”, un goloso “palazzo di gelato” e un “palazzo da rompere” e la fantastica novella del Barone Lamberto, ovvero “i misteri dell’Isola di San Giulio”.
“Rodari… per tutto l’anno” trae spunto dalla lezione di Gianni Rodari, nel segno di una moderna pedagogia che metta in luce i talenti e impari dagli stessi bambini il modo migliore per insegnare, catturando la curiosità e l’attenzione e inserendo l’arte tra gli elementi fondamentali di una didattica illuminata ed efficace, non impositiva ma attraente. Giocare con le parole di Rodari – e farle “suonare” insieme – è forse il modo migliore per (ri)scoprire un autore che ha rivoluzionato in positivo la cultura del Novecento regalando piccoli gioielli in prosa e poesia dedicati ai cuccioli della specie – creature preziose, ciascuna con una sua personalità e sensibilità – che diverranno le donne e gli uomini di domani.