Una band giovane con un suono curato, elettrico-elettronico che arriva dritto sparato al cuore passando per i meandri della mente, solleticando le sue sinapsi per insinuarsi nel vuoto scavato dentro dalle nostre emozioni quotidiane, riempiendo quello spazio nel quale, francamente, solo in pochi riescono ad accedere al giorno d’oggi, così sospesi come siamo in un mondo ultrasensoriale, dove tutto, nel bene e nel male, si arresta alla superficie.
Chi sono i D-Storta? Questo mese puntiamo i nostri riflettori su un gruppo che, rapidamente, ha scalato le classifiche di gradimento tra critica musicale e pubblico, ritagliandosi un posticino di rilievo nel panorama musicale italiano.
Come nasce questa band? Da dove viene questo nome? Quali sono i suoi componenti?
I D-Storta nascono nel 2010 da un’idea di Christian Sarritzu e Biagio Di Pinto, inizialmente come duo chitarra-voce e batteria con sussidio di basi in loop programmate da loro stessi. Col passare del tempo prendono posto in pianta stabile nella band Pierlorenzo Zodio e Giacomo Cossu. D-Storta è un nome che ci piace molto perché ricorda le sonorità che spesso utilizziamo. Per renderlo poi più originale e più nostro abbiamo pensato di eliminare la “I” sostituendola con un trattino.
Come definireste il vostro genere musicale?
Ci siamo trovati varie volte davanti a questo quesito, e spesso ci siamo sentiti di sostenere che la nostra musica sia un indie rock italiano, perché d’altronde è anche la musica che più ci piace ascoltare. Poi c’è chi ci definisce indie rock, indie pop, alternative, pop rock, elettrorock. Noi crediamo sia un po’ l’unione di tutti questi generi, e il modo migliore per definirlo è sicuramente D-Storta.
Come vedete il panorama musicale in Sardegna?
Viviamo in una terra piena di musicisti e band valide. In vari anni di attività abbiamo avuto la fortuna e il piacere di condividere il palco con artisti/band che meritano veramente tanto. Purtroppo però, sono sempre meno i posti dove band come la nostra (ovvero che creano musica propria, investono e ci credono) possono avere uno spazio per suonare. E questa situazione peggiora sempre di più con il tempo.
Parliamo della vostra esperienza a Rock Targato Italia come unica band sarda…
Rock Targato Italia è un concorso per band emergenti nato negli anni ‘90 da cui sono emersi artisti come Marlene Kuntz, Litfiba, Timoria e molti altri. Ogni anno è portato avanti con grande passione, e non lo diciamo solo perché ci siamo stati e abbiamo conosciuto l’organizzazione, ma perché si vede, perché lavorare per le band emergenti, in un periodo veramente difficile come questo, fa veramente onore e ci ha fatto capire come ci siano ancora persone che credono fermamente nei progetti indipendenti come il nostro. Siamo stati l’unica band sarda finalista su 22 gruppi da tutta Italia. Siamo risultati tra le otto band migliori della competizione e abbiamo vinto il Premio Compilation, consistente appunto, in una compilation pubblicata a dicembre 2016 e presente su tutti i digital store, dove siamo presenti con il nostro nuovo e ultimo singolo Parlami. Quest’anno, per la prima volta ci saranno le selezioni anche in Sardegna e consigliamo a tutte le band di iscriversi al concorso, noi saremo parte della giuria.
A cosa state lavorando attualmente?
Attualmente siamo in promozione per il nostro ultimo singolo “Parlami”, dobbiamo dire che sta andando piuttosto bene, numerosi webzine ne hanno parlato e fino ad ora il singolo è entrato in rotazione in molte radio di tutta Italia.
Progetti futuri?
In questo periodo siamo cresciuti, e abbiamo maturato un nuovo sound, lo stiamo provando e sperimentando producendo dei nuovi brani nello studio di registrazione di Giacomo, il nostro tastierista. L’obbiettivo è quello di pubblicare un disco nel 2017.
Ringraziamo i D-Storta per la disponibilità. Il consiglio è quello di seguire con attenzione questa band sia sul loro sito d-storta.com (ben fatto) sia sui social per tutte le news e appuntamenti speciali.