Non è la prima volta che Aaron Taylor-Johnson interpreta un supereroe dei fumetti: nel 2010, infatti, l’attore ha indossato la calzamaglia di Kick-Ass, pseudonimo del liceale Dave Lizewski, mentre nel 2015 ha recitato nel ruolo di Pietro Maximoff/Quicksilver, fratello di Wanda Maximoff/Scarlet Witch, in “Avengers: Age of Ultron”. Da allora, Taylor-Johnson si è detto poco interessato a rientrare nel mondo dei cinecomics, almeno fino a quando non gli è stato sottoposto il copione di “Kraven – Il cacciatore”, che arriva oggi nelle sale italiane: il personaggio di Sergei Kravinoff, vero nome di Kraven, ha subito conquistato l’attore, per la sua storia personale tormentata e per la sua evoluzione narrativa accattivante, tanto da convincerlo a prestare il volto a questo antieroe, tra i più acerrimi antagonisti di Spider-Man.
Il film, diretto da J. C. Chandor, rappresenta infatti il sesto titolo del Sony’s Spider-Man Universe, che ha già all’attivo la trilogia dedicata a Venom e i lungometraggi incentrati sui Morbius e Madame Web, e porta sul grande schermo un villain molto apprezzato dai lettori dell’Uomo Ragno, creato da Stan Lee e Steve Ditko per Marvel Comics e comparso per la prima volta sulle pagine di The Amazing Spider-Man nel 1964; poiché la pellicola, di fatto, rappresenta una origin story del personaggio -così come per gli altri film di questo universo-, non è dato sapere se Spider-Man comparirà, seppure fugacemente, come futuro avversario di Kraven: è certo, invece, che nel film rivesta un ruolo centrale Nikolai Kravinoff, padre del protagonista, interpretato da Russell Crowe.
Signore del crimine organizzato russo e cacciatore egli stesso, Nikolai cresce suo figlio in un mondo violento e crudele, in cui non c’è spazio per la compassione: “Non mostrare mai pietà. Loro sono prede… noi, predatori”, è questo il messaggio che segna per sempre il rapporto con Sergei, basato sulla vendetta, sul porre rimedio al dolore e alla violenza di cui Nikolai è responsabile. Così, col tempo, Sergei si trasforma in Kraven, il cacciatore, e diventa una leggenda, un’entità temuta per la sua forza sovraumana; nel fumetto, infatti, Sergei deve i suoi poteri all’assunzione di una pozione speciale, scoperta durante un viaggio in Africa, che gli conferisce velocità e agilità simili a quelle dei felini, oltre che la potenza di un pachiderma.
Inutile dire che, per un cacciatore con questo genere di caratteristiche, le prede più ambite non siano certo gli animali, per quanto feroci: Kraven deve invece scontrarsi con il suo fratellastro Dmitri Smerdyakov, meglio noto come il Camaleonte, interpretato da Fred Hechinger, oltre che con Rhino, criminale dotato di una pelle durissima e resistente a ogni tentativo di perforazione, a cui presta il volto Alessandro Nivola; infine, un misterioso avversario, lo Straniero, (Christopher Abbott) si rivela una minaccia tanto inattesa quanto implacabile.
Protagonista femminile della pellicola è la sacerdotessa voodoo Calypso, interpretata da Ariana DeBose: interesse amoroso di Kraven, con i suoi particolari poteri aiuta spesso e volentieri il compagno a portare a compimento le proprie letali missioni; nel fumetto, in particolare, il sodalizio tra i due è finalizzato alla sconfitta di Spider-Man, considerato in assoluto la preda più difficile da catturare, anche per il miglior cacciatore del mondo. Non a caso, Kraven è tra i fondatori dei Sinistri Sei, un gruppo di criminali che si coalizzano proprio per catturare l’Uomo Ragno e che comprende, tra gli altri, Electro, Dottor Octopus e Mysterio.
L’uscita del film è stata a lungo posticipata a causa dello sciopero dei sindacati di attori e sceneggiatori americani -Sag-Aftra e Writer Guild of America-, che nel 2023 ha ritardato l’uscita di decine di titoli; ben pochi dettagli sulla trama, tuttavia, sono trapelati finora; questa settimana, tuttavia, Sony Pictures ha diffuso online in anteprima i primi 8 minuti del film: colpi proibiti e coreografie spettacolari tra le spoglie mura di un carcere russo in mezzo alla neve stuzzicano indubbiamente la curiosità. Che questo antieroe, dotato di un personalissimo codice morale, sia destinato a entrare nelle simpatie del pubblico cinematografico, come altri fortunati predecessori?