Da quando Netflix ha sdoganato lo streaming in Italia, moltissime persone si sono affezionate al nuovo hobby del bingewatching, diventato in breve tempo una vera e propria mania. Così nascono i serie tv addicted, ovvero coloro che non riescono a fare a meno di godersi ore e ore di ininterrotto divertimento di fronte alla televisione o al monitor di un tablet o di un computer. Come riconoscerli? Scopriamolo insieme.
5 modi per riconoscere un appassionato di serie tv (e scoprire se sei uno di loro!)
Le conoscono tutte (a memoria): si tratta dell’evoluzione del cultore dei film che hanno fatto la storia. In sintesi, è una persona che quando parla, parla per citazioni e non la finisce mai. Non fa altro che citare interi passaggi di serie TV, cercando di riproporre la stessa enfasi dei personaggi che pronunciano le battute, con l’esperienza di un attore consumato.
Il maratoneta (anche notturno): è il bingewatcher per eccellenza. Si tratta di un autentico maratoneta delle serie TV, un campione da medaglia d’oro, se si fa riferimento al consumo di puntate l’una dopo l’altra. Questi appassionati sono in grado di passare notti intere di fronte allo schermo, pur di vedere tutte le puntate della nuova serie o stagione pubblicata sulle piattaforme circa 27 secondi prima. Al pari degli sportivi, hanno uno spirito competitivo quasi esagerato: devono arrivare prima degli altri, siano essi gli amici di sempre o gli utenti dei vari gruppi su Internet.
Il purista della lingua: è italiano, ma detesta l’italiano. È patriottico, ma l’unica casa che sente sua si trova sempre lontana dai confini tricolori. Stiamo parlando del purista della lingua, che detesta i doppiaggi in italiano perché li considera stupidi e pieni di errori, oltre che incapaci di rendere l’enfasi degli originali. Poco importa se si tratta di inglese, di tedesco, di indiano o di cinese: per il purista non è concepibile guardare una serie tv in una lingua diversa da quella originale. E magari nemmeno le parla quelle lingue, però è comunque importante schierarsi a favore perché “fa figo”.
Il malato di gadget: quando si dice sentire qualcosa come una seconda pelle, ma prendendola anche alla lettera. Il malato di gadget sente la necessità di avere addosso o accanto qualcosa che gli ricordi le proprie serie tv preferite, perché esterna così la sua passione. Parliamo ad esempio dell’abbigliamento tipico del malato di serie tv, che indossa solo T-shirt con le citazioni della serie preferita o con stampato il personaggio del cuore. Quello dei capi di abbigliamento è solo l’esempio più evidente di una tendenza che abbraccia tutto il settore dell’oggettistica, dai pupazzetti Funko Pop, oramai diventati veri e propri oggetti da collezione, fino ad arrivare ad elementi più specifici, come nel caso del celebre corno francese blu della serie HIMYM.
Il libro era meglio: chiudiamo con un’altra categoria di fans derivata dal “vecchio” mondo del cinema, ovvero l’appassionato che… sì, la serie è guardabile, ma il libro era meglio. Naturalmente è (e resta) impossibile spiegare a queste persone che si tratta di una considerazione banale: è ovvio che trasporre un romanzo o un racconto in un prodotto cinematografico non è cosa da tutti, ed è altrettanto ovvio che certe trame e dettagli andranno inevitabilmente persi. Anche se si parla di una serie composta da 10 stagioni da 20 puntate cadauna.
Consigli per una postazione home theatre da bingewatcher
Per godersi le proprie serie tv preferite immergendosi in un’atmosfera confortevole e vivace, si può optare per la creazione di un piccolo spazio home theatre nella propria casa, sfruttando una soffitta, un disimpegno o, perché no, un angolo del proprio soggiorno. Un home theatre domestico consente di vivere l’esperienza di visione in modo alternativo, specialmente in un contesto in cui tutte le forme di intrattenimento sono facilmente raggiungibili dal nostro smartphone e non affrontano più un processo di differenziazione mentale e fisica come avveniva prima dell’avvento della digitalizzazione.
Per creare un cinema a casa propria, sono necessari alcuni strumenti di ultima generazione, come una smart tv con accesso alle diverse piattaforme di streaming per la riproduzione dei contenuti, oppure in alternativa un proiettore ed un telo, un’opzione più economica e sicuramente più vintage, che riesce comunque a ricreare un buon effetto finale. Un’altra alternativa è quella di creare una postazione multischermo, ma si tratta della soluzione che richiede più competenze tecniche per l’allaccio dei cavi e un dispendio maggiore di energia elettrica, pertanto, se si opta per questa soluzione, si consiglia di pensare preventivamente ad alcuni trucchi su come risparmiare energia elettrica in casa, per evitare di ritrovarsi sorprese sgradite in bolletta. È inoltre necessaria una buona connessione alla rete per poter effettuare lo streaming dei film e delle serie senza per questo incorrere in fastidiosi rallentamenti del frame.
Infine, bisogna integrare alcuni complementi aggiuntivi come i sound bar, che aiutano a rendere l’esperienza acustica di buona qualità e coinvolgente, accompagnati da diffusori acustici che aiutano a rendere il suono più omogeneo e ben distribuito in tutta la sala. Infine, anche la luce contribuisce a creare l’atmosfera perfetta: led, lampade a luce calda e regolabili sono assolutamente gradite per un effetto cinema da poltrona rossa.