Per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione del suicidio e del prendersi cura di sé stessi, domenica 10 settembre, Telefono Amico Italia organizza l’evento di piazza “Non parlarne è 1 suicidio”. I volontari dell’organizzazione, presenti in 20 piazze italiane, incontreranno i cittadini invitandoli a lasciare un pensiero, in un biglietto, che possa essere di aiuto a chi è intorno a noi.
Oltre 3.700 richieste d’aiuto per gestire pensieri suicidi in sei mesi, il 37% in più rispetto al primo semestre del 2022. È quanto emerge dai dati diffusi dall’organizzazione di volontariato Telefono Amico Italia in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, che ricorrerà proprio domenica.
Voce Amica Sassari, unico centro in Sardegna di Telefono Amico Italia, grazie al Patrocinio del Comune di Alghero sarà presente in Piazza Sulis dalle ore 18:30 e con l’occasione la Torre dell’Espero Real sarà illuminato con luce Blu, colore che contraddistingue Telefono Amico Italia.
Tutti i biglietti, uno accanto all’altro su un apposito pannello, andranno a dare risposta alla domanda “In un momento difficile come ti prendi cura di te?”. Per simboleggiare la reciprocità di ogni relazione di ascolto, a chi lascerà il proprio messaggio sarà consegnato un biglietto con un pensiero di uno dei volontari di Telefono Amico Italia insieme ad una matita di TAI.
«Quest’anno abbiamo scelto di organizzare un evento di sensibilizzazione che sottolinei come ognuno di noi abbia la capacità di trovare in se stesso il proprio benessere emozionale – spiega la presidente Nazionale Monica Petra – La relazione di aiuto che instauriamo con chi ci chiama si basa, infatti, proprio su questo principio: ogni individuo ha in sé le risorse per stare meglio e noi volontari ci impegniamo per aiutarlo a scoprirle. In questo senso l’atto di scrivere un pensiero di “cura”, oltre ad essere un momento di autoconsapevolezza, può avere la funzione di sostegno reciproco tra gli individui: possiamo tutti prenderci cura degli altri offrendo degli spunti su come ritrovare benessere e speranza». Aggiunge la Presidente di Voce Amica Sassari Annalisa Masala «Le persone che ci contattano si aprono e quindi si ascoltano. Ed è proprio attraverso l’ascolto di se stessi che si riesce ad acquisire un punto di vista diverso della propria problematica».
L’hashtag dell’evento è #nonparlarneè1suicidio, ha l’obiettivo di sottolineare il fatto che di suicidio si può e si deve parlare perché il primo passo per fare prevenzione è rompere quel tabù che purtroppo ancora esiste su questo tema. Si tratta del messaggio che Telefono Amico Italia vuole rivolgere sia a chi sta attraversando un momento di profonda crisi interiore, sia in generale a tutte le persone, per sensibilizzare su quanto sia importante dare modo a se stessi e agli altri di esprimere liberamente e senza vergogna le proprie emozioni e la propria sofferenza.
Per Voce Amica Sassari l’artista Nicola Urru realizzerà una scultura di sabbia a tema sulla spiaggia del Terzo Pettine a Sorso. Le parole di Urru «Si tratta di un tema ricorrente che ha ispirato molti artisti, fa parte della vita anche se ti porta alla morte. Non esiste frase più azzeccata di quella che leggiamo oggi: non parlarne è un suicidio!».
Un ringraziamento particolare da parte di Voce Amica Sassari va al Comune di Alghero per la disponibilità e l’apertura nell’ospitarci per questo evento in uno dei luoghi simbolo della Città, in particolare alla Consigliera Comunale Piera Monica Pulina.
Ecco le sue parole: «Il valore prezioso della vita e la disperazione che accompagna tantissime persone che si sentono sole spesso si scontrano. Questo conflitto purtroppo spinge troppe persone, purtroppo sempre più giovani, a porre fine alla propria esistenza. Una sofferenza sorda, invisibile, inascoltata. È invece l’ascolto, quello vero e incondizionato che può essere d’aiuto! L’unica vera arma a disposizione! Oggi si parla di tutto, si affrontano temi “scottanti”, che toccano il profondo dell’anima; mi vengono in mente: la pedofilia, lo stupro, il femminicidio. Temi che catturano la nostra attenzione e dei quali si parla con maggiore facilità, un po’ con tutti, paradossalmente a volte anche con troppa leggerezza. Il suicidio invece, rappresenta purtroppo, per la maggioranza delle persone, ancora un grandissimo tabù, e quasi lo si affronta con rassegnazione, riducendolo a luoghi comuni. I numeri degli eventi suicidari sono cresciuti in maniera esponenziale soprattutto durante e dopo la Pandemia, con protagonisti giovanissimi e padri di famiglia che probabilmente non vedevano più un futuro. Gli invisibili, quelli che ci stanno accanto: dentro le mura domestiche, nel posto di lavoro, nelle serate con gli amici -anche a ridere e scherzare-. Sono loro che dobbiamo riconoscere. A volte mandano messaggi sibillini che non vengono percepiti come richieste di aiuto. Sono quelli che dobbiamo imparare ad ascoltare. Anche nella nostra Città di Alghero, i casi di suicidio sono aumentati tanto, soprattutto tra i giovanissimi e non possiamo più voltarci dall’altra parte, anzi, dobbiamo affrontarlo, promuovendo l’ascolto, in ogni sede, in ogni luogo, in ogni situazione. Con l’ascolto si previene il suicidio, non dimentichiamolo!».