La vita del giovane scrittore Matteo Porru va sul grande schermo. Il documentario “Matte”, di Michele Garau -realizzato con il sostegno della Sardegna Film Commission, prodotto da Storiami, Interlinea Film e Next, in collaborazione con Ombre Rosse Film Production, Terra de Punt e Figli d’arte Medas-, restituisce un ritratto intimo e arioso del pluripremiato autore cagliaritano.
Dietro l’ascesa e il successo di uno dei più giovani accenti della cultura italiana c’è una tortuosissima storia di malattia, di rinascita e di sogni. Il film unisce le testimonianze di parenti, medici, amici, insegnanti di scuola e di volo, per raccontare il ragazzo oltre il prodigio e la speranza oltre il dolore.
«L’aspetto più curioso –sottolinea il regista 27enne Michele Garau– è che ho scelto di scoprire tutta la storia di Matteo durante le riprese, per poi ricomporla. Girare “Matte” è stato un viaggio fra amici in giro per l’Europa, da Cagliari a Milano, da Roma a Venezia, da Berlino a Luneburgo. Quello che mi ha colpito di più di Matteo, oltre alla sua capacità di reagire alla vita, è stato il suo modo di avverarla e di onorarla continuando a sognare».
«Avere un film sulla mia vita a ventitré anni mi spaventava parecchio –commenta Matteo Porru– e, quando abbiamo iniziato le riprese nel novembre scorso, non credevo che il risultato sarebbe stato così bello. È merito di Michele e del suo sguardo attento e tenero, che ha visto in me il pilota prima dello scrittore, e la malinconia prima della gioia. Se sia una storia di riscatto lo lascio dire a chi la vedrà. Quello che volevo raccontare io è che abbiamo il dovere di non lasciare che la vita accada invano. Il dolore non passa, si allontana, ma se lo si impasta può diventare parola».
L’anteprima assoluta del documentario sarà il 18 settembre alle 21:30 al Cinema Longobardo de La Maddalena, nell’ambito del festival del Premio Solinas. Il 23 settembre la proiezione cagliaritana, alle 19, al Teatro Massimo.