Pochi giorni fa Donald Trump è stato formalmente arrestato nello Stato di New York perché accusato di falso in bilancio, anche se il giorno dopo è stato rilasciato. Il tycoon è il primo ex presidente americano a essere stato incriminato e il suo procedimento giudiziario è già stato rinominato il “processo del secolo”. Ma chi è The Donald?
Trump, classe 1946, cresce nella Grande mela ed è figlio di una delle famiglie più importanti della città. Si laurea in Economia e Finanza presso l’Università della Pennsylvania e dopo gli studi inizia a prendere parte agli affari dell’impresa di famiglia, la “Elizabeth Trump & Son”, che si occupa di investimenti nel settore immobiliare. Le capacità gestionali del giovane Trump iniziano a tratteggiarsi e nel 1971 fonda una sua compagnia, la “Trump Organization”, con la quale investe su importanti progetti nel distretto di Manhattan, il più facoltoso di New York. Tra il 1973 e il 1983 costruisce diversi importanti edifici, tra i quali il Trump Plaza, il Grand Hyatt Hotel e la Trump Tower che gli permettono di acquisire una rilevante fama all’interno degli ambienti economici, dirigenziali e anche politici.
Insieme al suo capitale, cresce anche l’interesse dei mezzi di informazione per il suo personaggio. Il tycoon, infatti, è noto anche per le sue numerose comparse in televisione, nel cinema e le sue eccezionali abilità comunicative. Nel 1998 interpreta se stesso nel film “Celebrity” del regista Woody Allen. Nel 2004, invece, compare nello show tv “The Apprentice”, una trasmissione in cui diversi candidati cercavano di impressionare il magnate per diventare suoi dipendenti. Inoltre, The Donald è un grande appassionato di wrestling, tanto che ospita alcune edizioni del WrestleMania nel suo Trump Plaza e nel 2013 viene inserito nella WWE Hall of Fame, un riconoscimento per l’interesse e l’amore che ha espresso negli anni per questo sport.
Nel 2013 il magnate americano fa ufficialmente il suo ingresso nel mondo della politica e due anni dopo annuncia la sua candidatura alla corsa repubblicana per la Casa Bianca. A novembre del 2016 esce vincitore dalle elezioni presidenziali con la vittoria in 30 Stati, superando i 20 Stati ottenuti dall’avversaria Hillary Clinton. Da alcuni le posizioni politiche di Trump sono state definite populiste, protezionistiche, nazionaliste e di natura discriminatoria.

In tema di politica interna, il punto fondamentale su cui Trump si è concentrato è stato il contrasto all’immigrazione. Il tycoon ha millantato più volte la volontà di costruire un “grande, grande muro” lungo il confine tra Messico e Stati Uniti per bloccare i migranti, del quale però poi fu costruita solo una parte. In materia di giustizia, il magnate americano ha difeso il diritto al possesso personale di armi e il mantenimento della pena di morte. Per quanto riguarda l’aborto, ha più volte dichiarato la sua posizione pro-life. In campo economico, invece, l’amministrazione guidata da The Donald ha conseguito risultati molto importanti: nei suoi primi tre anni di attività la crescita economica è stata vicina al 3% di media.
La presidenza di Donald Trump, nonostante diversi contrasti e divisioni politiche, sembrava orientata verso una riconferma alle elezioni del 2020. Ma ad ostacolare la corsa del tycoon ci ha pensato la pandemia da Covid-19. Trump, infatti, ha impiegato nei confronti del contagio un metodo riduzionista, non emanando misure di contenimento nazionali. Inoltre, il magnate ha appoggiato alcune teorie non comprovate sulla cura del coronavirus. Dall’altra parte però, grazie all’intervento nominato “Warp Speed”, è riuscito a mettere in campo più di dieci miliardi di dollari per velocizzare le vaccinazioni. Nel giugno del 2020, al problema sanitario si è aggiunto quello sociale dovuto all’esplosione delle contestazioni dei cittadini afroamericani, scaturite in seguito all’episodio dell’omicidio di George Floyd da parte di un agente di polizia.

Nel corso delle elezioni del 3 novembre 2020, The Donald è riuscito ad allargare il consenso ottenuto nel 2016, ma l’avversario Joe Biden ha ottenuto la maggioranza. In quell’occasione Trump ha tentato di denunciare brogli elettorali e l’esistenza di una cospirazione contro di lui. Le sue congetture sono state la base dell’invasione dei suoi sostenitori più convinti al Campidoglio di Washington, che hanno avuto luogo a gennaio del 2021.
L’anno successivo il tycoon ha dichiarato di voler riprovare a candidarsi nel 2024 ma è stato fermato dal sopraggiungere di diversi problemi giudiziari. Tra questi l’accusa di corruzione della pornostar Stormy Daniels, volta a fermare le dicerie riguardo una relazione segreta fuori dal matrimonio durante la campagna elettorale del 2016. Il 4 aprile di quest’anno, Donald Trump si è presentato davanti al tribunale di Manhattan per il procedimento di formalizzazione dello stato d’accusa con conseguente arresto. Il giorno dopo è stato poi rilasciato e ha continuato a dichiararsi non colpevole.