Se volete investire una giornata scegliendo di farvi incantare da una spiaggia inclusa nella lista Patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO, nominata Monumento Nazionale Italiano nel 1995 e che fa parte delle dieci spiagge più belle d’Italia, secondo gli utenti di TripAdvisor, Cala Goloritzé è la vostra meta. In Sardegna, si sa, è facile imbattersi in spiagge suggestive e dal fascino irresistibile. Tuttavia, ci sono dei luoghi che devono essere visitati assolutamente e che, come in questo caso, vi lasceranno letteralmente a bocca aperta per la loro bellezza.
Cala Goloritzé appartiene al comune di Baunei, in provincia di Nuoro, e si trova lungo la costa orientale dell’isola, nella parte bassa del Golfo di Orosei. Questa spiaggia, una delle più caratteristiche della Sardegna, è nata negli anni 60 in seguito ad una frana e non ha nulla da invidiare ai più famosi paesaggi caraibici. La sabbia bianca, l’acqua di un turchese brillante e la costa selvaggia, contribuiscono a creare un panorama meraviglioso.
La spiaggia è raggiungibile sia via mare che via terra. Da Arbatax e da Santa Maria Navarrese, sono disponibili dei servizi di trasporto o di noleggio imbarcazioni. Ricordate che l’approdo nella cala è vietato. Dovrete, quindi, ormeggiare la vostra barca lontano dalla riva. Cala Goloritzé si può anche raggiungere via terra, per mezzo di un semplice percorso di trekking.
Il sentiero, attraversa l’aspro paesaggio iniziando con una leggera salita per poi proseguire in discesa verso il baco di Goloritzé, dal quale si raggiunge un suggestivo arco di rocce. Poco più avanti il sentiero attraversa un tratto di fitta boscaglia che conduce dritto alla spiaggia. Il percorso, non tracciato ma comunque visibile, è lungo circa 3,5 km ed è possibile raggiungere la cala in circa un’ora e mezza di camminata. Al rientro, è necessario percorrere a ritroso il sentiero fatto all’andata. Considerato il discreto dislivello, la risalita richiederà un po’ più di sforzo e tempo (circa due ore). Il percorso ha un grado di difficoltà adatto a tutti. Gli appassionati di trekking non troveranno, quindi, alcuna difficoltà al contrario di chi non è allenato che dovrà faticare un po’ di più. Perciò, attrezzatevi con scarpe da trekking, molta acqua e costume da bagno perché non potrete andare via senza aver fatto almeno un tuffo in un mare così cristallino.
Cala Goloritzè. ? van.goff
La spiaggia è raggiungibile per mezzo di una ripida scaletta e la sua bellezza basterà per ripagare la vostra fatica, se avete scelto di raggiungerla via terra, Sull’arenile, fatto di ciottoli misti a sabbia, è possibile notare alcun rigagnoli di acqua sorgiva, che defluiscono in mare e che contribuiscono a donare quel particolare colore turchese all’acqua.
L’elemento che caratterizza ulteriormente Cala Goloritzé è, senza dubbio, l’imponente monolite calcareo, chiamato Aguglia, che domina l’intera spiaggia. L’Aguglia, un must per gli appassionati di free climbing, è il simbolo dell’arrampicata in Sardegna e meta di molti free climber che visitano la nostra isola. L’Aguglia è alta circa 140 metri e si trova proprio a ridosso della spiaggia. I primi a scalare il maestoso pinnacolo, sono stati due pionieri dell’arrampicata libera in Italia come Maurizio Zanolla (Manolo) e Alessandro Gogna nel 1981. La via da loro chiodata è tutt’ora la più percorsa. È lunga 165 metri ed è nota come Sinfonia dei Mulini a Vento. Le vie percorribili per raggiungere la vetta dell’Aguglia sono, in tutto, 11 e quella con il minor grado di difficoltà è chiamata Easy Gymnopedie, lunga 140 metri.
Questa è una zona importante anche dal punto di vista naturalistico, infatti il raro falco della regina, ha scelto questo luogo per nidificare.
Cala Goloritzé è raggiungibile percorrendo la Strada Statale 125 Orientale Sarda, in direzione Baunei. Una volta superato il centro abitato, la strada prosegue in salita e con una serie di tornanti, superati i quali, si prosegue in discesa fino all’altipiano del Golgo, dove si può lasciare l’automobile.