La Marmilla è una delle subregioni centro-meridionali della Sardegna, a crocevia tra Oristano e il Sud dell’isola. Abitata fin da tempi lontani, tale presenza è individuabile nelle svariate tracce appartenenti a diversi periodi storici. All’età nuragica si può ricondurre l’area archeologica di Su Mulinu, situata nei pressi del comune di Villanovafranca (SU): al suo interno, domina incontrastato l’imponente nuraghe omonimo, risalente al II millennio a.C. ed oggetto di più scavi a partire dal XX secolo.
Il complesso nuragico Su Mulinu sorge su un modesto rilievo che sovrasta la valle del fiume Riu Mannu. La sua costruzione è collocata nell’età del Bronzo Medio – tra il 1300 e il 1600 a.C. – e si presenta come il prodotto di una sovrapposizione tra varie tipologie edificative: infatti, la struttura prese forma lungo un arco temporale molto ampio. Nonostante non si conosca ancora la sua planimetria integrale, ad oggi sono state individuate 3 principali fasi costruttive, utili per inquadrare la sua genesi.
La prima sezione risale alla fase del Bronzo medio I, tra il XVI e XV secolo a. C. In tale periodo venne eretto un bastione a scopo difensivo, corredato da celle e corridoi; in concomitanza, ebbe origine anche un villaggio. Intorno al XIV secolo, furono soprammessi una fortificazione e un antemurale – ossia un muro esterno di difesa – costituito da 4 torri. Nella parte inferiore si svilupparono anditi e cellette, mentre in quelle superiore erano presenti dei vani. Durante la terza fase, l’antemurale venne potenziato con una quinta torre. In seguito alla sua edificazione, il sito archeologico non cadde in disuso: esso venne utilizzato per scopi civili o funerari in età tardo-punica, romana e alto-medievale.
Riprova del contatto umano costante sono i numerosi ritrovamenti: a partire dal 1983, Su Mulinu subì operazioni di scavo a più riprese. Alcuni vani risalenti alla terza fase di costruzione hanno restituito resti di epoca tardo-punica, romano-repubblicana e tardo-medievale; frammenti riconducibili all’età del Bronzo e del Ferro sono stati rinvenuti presso un pavimento lastricato. Oltre all’aspetto difensivo, il sito fu anche un luogo di culto fin dal XVI secolo a.C. Dopo un periodo di sospensione, le celebrazioni rituali ripresero qualche secolo più tardi: esemplare di questo frangente è l’altare-nuraghe in arenaria, databile alla prima età del Ferro (950-750 a.C.). Concepito come spazio per offerte votive e sacrifici, esso presenta una conca nella parte superiore adibita alla raccolta dei liquidi. Il corpo era decorato da 4 impugnature di spada con lame di bronzo, di cui 3 ancora integre; sulla sommità si trovavano altre figure bronzee, raffiguranti esseri animaleschi ed antropomorfi. Tali motivi ornamentali si ispiravano probabilmente al culto della dea Luna, rappresentata anch’essa sulla pietra dell’altare; fondamento della cultura nuragica, il mito lunare venne recuperato in epoca romana tra il 50 e il 150 d.C.
Il materiale scoperto durante gli scavi è custodito presso il Museo Civico Archeologico Su Mulinu, situato nel centro storico del paese: al suo interno, è possibile trovare una ricca collezione di oggetti che copre un periodo tra la preistoria e il Medioevo. Il percorso museale è suddiviso in 3 sezioni: nella prima sono conservati reperti in vetro, metallo, ceramica e pietra lavorata di tutto il territorio, risalenti alla fascia cronologica tra il IV millennio a.C. e il III secolo d.C. Il secondo ambiente ospita resti trovati all’interno del nuraghe, come il calco dell’altare nuragico. L’ultima parte è dedicata ai non vedenti: essa è costituita da un ripiano tattile con copie dei pezzi più importanti, un tabellone in alfabeto braille corredato di informazioni sulla fortezza e un plastico ricostruttivo. Inoltre, è presente un’area scenografica nella quale viene riprodotto l’altare nuragico su scala reale.
Il Museo Archeologico Su Mulinu è ubicato in Piazza Risorgimento 6, a Villanovafranca (SU): il percorso espositivo è visitabile a pagamento dal martedì alla domenica dalle 9:15 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00. L’area archeologica, sita a meno di 1 chilometro dal paese, è accessibile sempre dal martedì alla domenica dalle 8:45 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 17:00. Lunedì chiusi entrambi per riposo settimanale. Per ulteriori informazioni, è possibile chiamare il numero 070.9367458 oppure mandare un’e-mail all’indirizzo [email protected].