Triplo appuntamento questa settimana a Quartu Sant’Elena nella Casa Museo Sa Dom’e Farra, nell’ambito della rassegna “Si Ghètat custu bandu”, dedicata alle tradizioni e al folklore, con l’obiettivo di non disperdere ma anzi valorizzare il patrimonio culturale quartese, e permettere quindi anche alle giovani generazioni di entrarci in contatto, conoscerlo ed essere quindi in grado di tramandarlo nel futuro.
Sarà una settimana dedicata ai laboratori, iniziative che già in passato hanno fatto il pieno di partecipanti, a conferma della fame di conoscere che anima Quartu e i quartesi, sempre più evidente con il fermento culturale espresso negli ultimi anni, ma che intriga anche i vacanzieri, nell’ambito di quel fenomeno turistico ormai diffuso che mira a scoprire e approfondire le peculiarità locali, all’interno di vere e proprie esperienze.
Martedì 8 agosto alle ore 20 è in programma un altro laboratorio di ballo sardo, a cura dell’Associazione Città di Quarto 1928. Il gruppo guidato da Gianni Orrù, conosciuto anche ben aldilà dei confini territoriali quartesi perché promotore del Festival Internazionale del Folklore Sciampitta, propone un’altra iniziativa per conoscere i passi base della nostra tradizione. Un corso semplice e aperto a persone di tutte le età che, seguendo i suggerimenti e i consigli di coloro che non solo li padroneggiano in maniera perfetta ma li esportano anche fuori dai confini isolani e nazionali, permette di apprendere facilmente una peculiarità della tradizione popolare sarda.
Stessa location ma diversa serata giovedì 10 agosto, sempre con inizio alle ore 20. Il programma prevede un laboratorio sartoriale sull’abito quartese, curato dalle associazioni Su Idanu e Femminas. L’evento permette di capire da vicino, studiare per poi magari provare a rifarlo in prima persona, l’antico metodo di imbastimento dei vari pezzi dell’abito tradizionale, con un focus particolare sulla camicia, soffermandosi sulle sue varie fasi di lavorazione.
E non finisce qui. Venerdì 11 agosto alle 20 infatti si bissa il laboratorio di ballo sardo. In considerazione del grande interesse e della grande partecipazione dei cittadini registrata in occasione delle date precedenti, si è voluto favorire questa ampia adesione, consentendo quindi a tutti di ‘abbracciare’ la tradizione cittadina, sempre con ingresso libero e gratuito.
Per informazioni è possibile contattare il numero 392.6224301.