La vita di Luigi Manconi ha subito un cambio radicale quando la miopia, da sempre sua compagna, si è evoluta in cecità. Un’esperienza che ha portato l’autore a confrontarsi con la perdita della capacità di vedere ciò che lo circonda: le persone, la natura, i colori che definiscono il mondo. La sua testimonianza di questo percorso intimo e doloroso è narrata in “La scomparsa dei colori”, il nuovo libro edito da Garzanti, in cui Manconi racconta il cammino verso una nuova consapevolezza e la scoperta di un mondo percepito attraverso altri sensi.
Il libro non è solo il racconto della perdita, ma un inno alla capacità di adattarsi e di apprezzare la bellezza attraverso i ricordi e le sensazioni che restano impressi nella mente. La cecità diventa così non solo un limite, ma un modo diverso di guardare alla vita e di assaporare il passato, i volti, le immagini che hanno accompagnato l’autore fino a oggi.
L’autore sarà ospite del festival letterario “Dall’altra parte del mare” di Alghero, dove presenterà il libro martedì 5 novembre alle ore 19:00, nella sala conferenze de Lo Quarter. All’evento interverranno Mariolina Cosseddu e il sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto, mentre le letture di Caterina Corbi daranno voce ai brani più significativi dell’opera.
Il giorno successivo, mercoledì 6 novembre, Luigi Manconi farà tappa a Sassari per il festival Liquida, all’Ex-Ma.Ter, in un dialogo aperto con Daniela Scano e Giuseppe Mascia, sindaco della città. Anche in questa occasione, le letture di Caterina Corbi arricchiranno l’incontro, creando un’esperienza immersiva per il pubblico. L’evento di Sassari richiede la prenotazione su Eventbrite, un segno dell’ampia attesa e dell’interesse per una testimonianza unica e toccante.
Il libro. Diventare cieco è un’esperienza drammatica. Significa il consumarsi dei rapporti con il mondo, con le sue misure e i suoi colori, con le sue promesse e le sue sorprese. E significa l’affaticarsi delle relazioni con gli altri e con le cose: le carezze che non giungono a segno e i bicchieri che cadono, l’impossibilità di scrivere una dedica o quella di decifrare un volto. Nel corso di oltre quindici anni, Luigi Manconi – sociologo e militante politico – è passato da una forte miopia all’ipovisione, alla cecità parziale e infine a quella totale.
La sua è dunque la storia di una perdita e di una lenta discesa in un buio che non è tuttavia «un calamaio di compatta cupezza», perché «la cecità non è nera. È lattiginosa, a tratti caliginosa. E, talvolta, rivela sprazzi perfino luminescenti». Questo libro è la testimonianza di un percorso di coscienza e conoscenza e il racconto di un mondo nuovo pieno di echi: i suoni di una partita di basket, le note di una canzone, la voce che detta un testo o che dà un comando a un’assistente vocale o quella dell’attore che legge un audiolibro. E le sensazioni tattili: il calore del sole sulla pelle, mani che sfiorano i muri per orientarsi, prese incerte sugli oggetti, tibie che urtano contro gli spigoli.
E soprattutto i ricordi, perché alla perdita della vista si accompagnano le peripezie della memoria: le premonizioni dell’adolescenza e i volti che rimangono uguali a com’erano trent’anni fa. E ancora: cosa vede chi non vede? Nella narrazione di Manconi c’è sia la lusinga della disperazione («il problema di buttarmi o no dalla finestra») sia una costante vena di umorismo, ironia e autoironia. C’è l’accettazione dei limiti imposti dal destino e un elogio della lotta: l’antidoto alla cecità, «che è innanzitutto immobilità», è proprio la lotta, «il movimento che raccoglie e mobilita energie, che produce conoscenza, che persegue mete, che esercita intelligenza».
Luigi Manconi, già docente di Sociologia dei fenomeni politici e presidente della Commissione per i diritti umani del Senato, è stato parlamentare per tre legislature e sottosegretario alla Giustizia. È stato il primo Garante dei diritti delle persone private della libertà per il Comune di Roma. Nel 2001 ha fondato A Buon Diritto onlus, che tuttora presiede. Tra i suoi libri: “Poliziotto Sessantotto. Violenza e democrazia” (con G. Lettieri), Il Saggiatore 2023; “Il senso della vita. Conversazioni tra un religioso e un poco credente” (con V. Paglia), Einaudi 2021; “Per il tuo bene ti mozzerò la testa. Contro il giustizialismo morale” (con F. Graziani), Einaudi 2020. È editorialista de «la Repubblica».