Il cuore sportivo degli italiani continua a battere soprattutto per il calcio, pur essendo apprezzate anche altre discipline come il nuoto, il basket, la pallavolo e il tennis. È innegabile però che, come in tutti i settori, anche nel mondo dello sport sia in atto un fenomeno di evoluzione, di modernizzazione e di rinnovamento che sta portando alla diffusione di sport prima sicuramente molto meno conosciuti. Uno di questi è il badminton.
È lo sport del volano, la palla che deve essere colpita con una racchetta per fargli oltrepassare la rete che divide il campo di gioco rettangolare e che non deve toccare terra prima di essere stata lanciata nella parte del campo avversario, proprio come nel tennis. Anche il badminton si può praticare sia con sfide tra singoli che tra due coppie ma, a differenza del tennis, il campo è abbastanza piccolo e la racchetta possiede corde di calibro minore. La palla, ossia il volano, ha una forma conica, può essere realizzata con materiali naturali o sintetici, e ha una base in sughero ricoperta da uno strato sottile di pelle. Le partite sono caratterizzate da tre set dove si deve raggiungere il punteggio di 15 punti, si aggiudica il punto chi effettua il servizio e riesce a far toccare il suolo al volano nella parte di campo avversaria.
Questo sport si diffuse in Inghilterra nella seconda metà dell’800, ma le sue origini sono molto più antiche. In Europa ci sono testimonianze, infatti, dell’esistenza di questo gioco già da prima del Rinascimento, e oggi è uno sport praticato in tutto il mondo. Nel 1934 nacque la “Badminton World Federation”, la federazione sportiva internazionale, e nel 1976 nacque quella italiana. Questa disciplina dal 1992 è diventata uno sport olimpico, essendo stata presentata quell’anno alle Olimpiadi di Barcellona.
Pur non appartenendo alla tradizione italiana, e ancora meno a quella sarda, ormai il badminton è molto praticato in Italia. La prima sportiva a rappresentare in questo sport l’Italia alle Olimpiadi è stata Agnese Allegrini, alle Olimpiadi di Pechino del 2008. Proprio il nome di Agnese Allegrini è riconducibile alla Sardegna e a una società sportiva, il MaraBadminton, la società di badminton di Maracalagonis, in provincia di Cagliari, in cui la campionessa, dopo otto anni di stop, proprio in questi giorni sta giocando per disputare i campionati italiani.
Un progetto ambizioso realizzato grazie a quattro anni di duro lavoro, impegno e passione dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna e che ha coinvolto la scuola, con tanti ragazzi che hanno deciso di cimentarsi in questa disciplina, la facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Cagliari, dove diversi studenti hanno potuto ricevere una formazione e diventare allenatori, e il Comune di Maracalagonis, che ha fornito le strutture sportive dove poter praticare questa disciplina. Un’impresa storica, si tratta infatti della prima squadra sarda che è riuscita nell’obiettivo di arrivare fino alla Serie A di badminton.
Già tra il 27 luglio e il 9 agosto della scorsa estate la Nazionale italiana di badminton aveva scelto, per uno dei raduni sportivi previsti prima della ripresa dei campionati e dell’attività internazionale, il Pala 3A Arborea – MaraBadmimton di Maracalagonis, si tratta infatti del più grande impianto d’Italia dedicato al badminton e l’unica struttura in Sardegna attrezzata in modo permanente.
Il Pala 3A Arborea – MaraBadmimton di Maracalagonis
È stata grande la soddisfazione espressa dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Francesco Feliziani, che ha affermato: “Abbiamo sempre spinto per la diffusione di questa disciplina perché ha valori adatti a chi frequenta la scuola. Purtroppo in questo anno difficile non sarà possibile vedere le partite dal vivo. Grazie ad un accordo tra la società e il Liceo artistico Fois di Cagliari, verrà però realizzato un documentario che racconterà l’avventura della squadra. L’obiettivo, sin da subito, è quello di sfidare le corazzate storiche del Badminton italiano. Questa sfida – prosegue il Direttore – rappresenta la dimostrazione che i sardi non si arrendono. Obiettivo primario è aiutare lo sport a crescere e far conoscere le potenzialità della nostra terra. Quando si uniscono le volontà di chi crede nello sport e nelle possibilità della Sardegna, questo è il risultato”.
In attesa delle Olimpiadi di Tokyo del 2021, ormai sempre più vicine, dove gli azzurri cercheranno di rappresentare nel miglior modo possibile il badminton italiano, il tifo in questi giorni è tutto rivolto verso il MaraBadmimton, alla conquista di punti importantissimi per assicurarsi i play-off dei campionati italiani, che si svolgeranno proprio a Maracalagonis.