Rocce Rosse & Blues si porta nel nome l’impegno di essere un festival dei luoghi. Lo fa rendendo l’Ogliastra e il suo territorio il punto di partenza e la destinazione delle rotte attraverso i più diversi spazi dello spettacolo dal vivo, programmando esibizioni nei posti che sono testimoni di una storia ultratrentennale, sostenendo e stimolando le risorse umane e creative di queste terre. E quest’anno lo fa anche attivando l’album dei ricordi di quei luoghi che sono stati la memoria storica del Festival, a Lanusei la cittadina dove Rocce Rosse ha mosso i primi passi delle sue winter edition, i programmi invernali che sono stati sguardo intimista ed evocativo della musica jazz e blues.
Se il ritorno nei luoghi del passato è il sole centrale attorno a cui ruotano moltissimi degli eventi del programma 2023, il viaggio del Festival attraverso lo stratificato passato, visita per questa edizione, non soltanto Lanusei ma anche l’Ogliastra più intimista. Con il ritorno nell’amata Ussassai nella Chiesa di San Girolamo, il Festival si specchia in uno dei volti indelebilmente impressi nella memoria collettiva, nello sguardo che nessuno di coloro che varcano la soglia del paese montano può eludere.
L’appuntamento inaugurale della XXXII edizione rappresenta pienamente la natura profonda del Festival, che dal passato trae ispirazione per il futuro, attraverso nuovi spettacoli quest’anno nati anche in collaborazione con la Pastorale del Turismo che promette nuove contaminazioni.
Così, si identifica il programma del Festival che prende il via il prossimo 4 agosto per 13 spettacoli fino al 9 settembre 2023. Dopo la presentazione dell’edizione 2023 nella conferenza stampa di stamattina a Lanusei per l’edizione 2023, il pubblico può contare sulla preziosa bussola del programma ufficiale. Calendario ora disponibile che raccoglie tutti gli appuntamenti e annuncia le prevendite iniziate ieri 26 giugno su Box Office Sardegna.
“Siamo qui perché crediamo ancora nel messaggio della musica – ha detto il patron del Festival Tito Loi in occasione della conferenza stampa. Anche quest’anno Rocce Rosse & Blues è in prima linea per il ritorno alla musica dal vivo in Ogliastra, in questo caso onorando una tradizione che ha visto il Festival nelle piazze, nei borghi antichi, nei luoghi storici, nelle montagne o in riva al mare, in virtù di quel legame profondo che unisce lo spettacolo ai luoghi che lo hanno accolto”.
“Rocce Rosse & Blues Festival continua a disegnare anche la mappa della creatività attraverso lo sguardo delle sue origini quelle del blues e del jazz – dice il sindaco di Lanusei Davide Burchi – stiamo facendo dei grandi sforzi sul piano turistico e culturale. Non si arriva alla 32ª edizione con grande determinazione. Vogliamo fare un turismo di qualità anche grazie alla musica”.
“È con una sorta di viaggio nella terra in cui è nata che Rocce Rosse & Blues continua il suo percorso attraverso i paesi dell’Ogliastra – dice il sindaco di Ussassai Francesco Usai – il progetto del Festival di fare ritorno nei suoi luoghi storici è l’esempio concreto al centro della proposta che punta al ritorno alla musica dal vivo in tutti i luoghi che lo hanno accolto. Per noi a incorniciare le serate del Festival sarà la Chiesa di San Girolamo di Ussassai. Sarà la morfologia del paese a dare diretta ispirazione dalle proposte musicali: Ussassai e la sua natura abbracciano il pubblico grazie alla musica”.
Si parte il 4 agosto da Lanusei nella panoramica piazza dell’Istituto Salesiano con Banditi e Campioni con il primo tributo a Fabrizio De Andrè, (il secondo, venerdì 11 agosto, sarà dedicato ai Pink Floyd), il 5 agosto nella Cattedrale la prima tappa dell’itinerario poetico-musicale con “Il Divino Cammino dalla Divina Commedia di Dante Alighieri” con Alessandro Anderloni, voce narrante, Alessandro Foresti all’organo e Mauro Palmas al liuto cantabile. Sarà poi la volta del jazz con i Plakat Blue Strings Duo, con la berlinese Veronika Vogel e Giorgio Crobu, titolare della cattedra chitarra Jazz presso il conservatorio Hanns Eisler di Berlino.
In questa edizione anche il felice ritorno in Sardegna di Eugenio Finardi, il sonoro successo della comicità di Jacopo Cullin, il canto della Sardegna nelle voci isolane degli immancabili Tazenda, un nuovo tributo a Dante nel Piazzale Salesiano e poi nello stesso luogo il gran finale di Fiorella Mannoia e Danilo Rea (unica data in Sardegna).
Nell’edizione 2023 la musica si avvicenda e si intreccia alla natura in una sorta di caleidoscopio scenico attraverso il quale emergono i luoghi simbolo del Festival: luoghi da scoprire o riscoprire il 13 agosto durante la visita guidata all’Osservatorio Astronomico di Monte Armidda, o il 14 agosto la visita al Nuraghe Serbissi e Scala San Giorgio di Osini, il 15 agosto per vedere il borgo di Osini vecchio , il 16 agosto il “Bosco incantato” di Niala a Ussassai e il 18 agosto l’acquatrekking alle cascate di Rio San Gerolamo a Ussassai.
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