Venti giovani talenti da sei paesi di tutto il mondo per ridisegnare i confini della musica crossover, in bilico fra ambito colto e pop. È uscito “The shape of piano to come, vol. I”, prima compilation per pianoforte targata INRI CLASSIC, l’etichetta con vocazione internazionale dedicata alla musica strumentale e nata con lo scopo di guardare al mondo della musica classica in modi inaspettati, con la curiosità e il coraggio di mettersi in gioco di un neofita e la fiducia e la sicurezza di un precursore.
Nel solco della lunga tradizione del minimalismo, “The shape of piano to come” presenta al pubblico brani originali che rappresentano la bellezza e l’innovazione del mondo pianistico contemporaneo, con musicisti in grado di unire tradizione classica e avanguardia. La pubblicazione collettiva sarà disponibile in un vinile a tiratura limitata, mentre dal 21 settembre sono stati rilasciati tre brani a settimana su tutte le piattaforme streaming, un susseguirsi di uscite digitali che permette di conoscere più da vicino tutti gli artisti coinvolti grazie ad approfondimenti dedicati. Attraverso una rete di partner sul territorio italiano e internazionale, obiettivo di INRI CLASSIC è quello di arrivare, brano dopo brano, a quante più orecchie e cuori possibili, tracciando un percorso che guarda con rispetto al passato, ma anche al futuro, sui tasti del pianoforte.
Tra collaborazioni internazionali, artisti esordienti da tutta Italia e perle nascoste dello scenario neoclassico, INRI CLASSIC, sulla scia del successo europeo del progetto Dardust, il musicista pioniere della combinazione tra elettronica nordeuropea e minimalismo pianistico, lancia una nuova sfida per tracciare il cammino delle sonorità del futuro.
A fianco di questo nuovo progetto della label torinese si consolida il prezioso sodalizio con Radio Monte Carlo, emittente da sempre sensibile allo scenario minimalista e alle sue contaminazioni e oggi radio partner dell’iniziativa, sul solco della fortunata collaborazione messa in atto con “Dardust Night”, il programma in onda ogni venerdì alle 22.
Nell’attuale scenario discografico, dove è diventato imperativo interrogarsi su come l’universalità della musica classica possa tornare a essere territorio comune di dialogo, confronto tra culture e ponte tra presente e passato, INRI CLASSIC sceglie di muoversi con la curiosità e il coraggio di mettersi in gioco di un neofita e la fiducia e la sicurezza di un precursore.
L’ambizioso progetto INRI CLASSIC nasce nel 2016 dalla collaborazione tra l’etichetta torinese INRI e Warner Music Italy: un’unione di intenti, esperienze ed energie che si prefigge di guardare al mondo della musica classica in modi innovativi e inaspettati. La sfida nasce sulla scia del successo internazionale del progetto Dardust, pioniere della combinazione tra elettronica nordeuropea e minimalismo pianistico, e si inaugura con il timbro senza tempo del controtenore DIMAIO dove per la prima volta una vocalità tipica della musica barocca convive con l’attuale immaginario elettronico grazie proprio all’arrangiamento con cui Dardust veste i classici del repertorio rendendo l’artista un moderno Farinelli. Prosegue poi con il talento del pianista italo-turco Francesco Taskayali, giovanissimo compositore ormai al quinto album in studio e con un fitto carnet di concerti nello stivale e all’estero, un cuore cosmopolita che si riflette nella sua musica geografica con ampie armonie come paesaggi deserti e improvvisi giochi melodici vicini al brioso caos urbano. Nel 2016 in collaborazione con SIAE viene prodotto l’album del Trio OPUS 3000 dove Gloria Campaner sperimenta insieme al violoncello di Alessandro Branca e alle atmosfere elettroniche del producer Francesco Leali in un esperimento tra introspezione e imperfezione. Resa più decisa dal plauso di pubblico e critica, la programmazione procede più fitta nel 2018 e la direzione artistica va a concentrarsi su due fronti: l’esplorazione del mondo pianistico culminata con i milioni di streaming del siciliano Gian Marco Castro o il tocco della cassa in quattro per Cucina Sonora e la sperimentazione più spinta con la fisarmonica del futuro di Pietro Roffi, il viaggio nelle colonne sonore del cinema Peplum offertoci dall’ambizioso progetto Torso Virile Colossale, il pianoforte che dipinge e i quadri sinestetici di Francesco Maria Mancarella.
Il 2020 è l’anno dell’evoluzione verso la visione dell’etichetta come catalizzatore di idee e talenti: arriva così la prima compilation del marchio The Shape of Piano to Come, la cui uscita è accompagnata da una potente campagna promozionale.