Porta Sant’Antonio, luogo iconico della tradizione musicale sassarese, diventa il palcoscenico di un nuovo evento culturale: “Una discussione a tre – Il folk sassarese incontra altre musiche dal mondo”, in programma sabato 4 gennaio alle ore 19. Questa iniziativa, fortemente voluta dal sindaco Giuseppe Mascia, mira a rinnovare la vocazione della piazza al dialogo e al confronto culturale attraverso una manifestazione musicale che aspira a diventare un appuntamento fisso.
La scelta di Porta Sant’Antonio non è casuale. Situata nella parte bassa del centro storico di Sassari, la piazza rappresenta un simbolo della multiculturalità e delle sue sfide. «Portare un po’ di festa anche ai confini della città medievale significa ridare a Sassari vecchia la centralità che merita e di cui ha bisogno per rinascere», spiega il sindaco Mascia, aggiungendo che l’obiettivo è «innescare un processo virtuoso che coinvolga anche gli altri quartieri, le periferie, le borgate rurali e quelle costiere».
L’evento, curato dall’assessora alla cultura Nicoletta Puggioni in collaborazione con OllahRound Events, propone un programma musicale eterogeneo. L’edizione zero della rassegna vedrà esibirsi artisti che spaziano dal folk locale alla world music, passando per samba, cumbia, bolero e patchanka.
Ad aprire la serata sarà Giuliano Rassu, cantautore sassarese, che renderà omaggio al maestro Ginetto Ruzzetta, figura storica della musica sassarese. «Oggi e allora» è il titolo del progetto musicale che intreccia tradizione e innovazione, grazie a un’orchestra che rielabora il repertorio di Ruzzetta con arrangiamenti moderni.
Sul palco si alterneranno anche i Los Matas Chicas, gruppo nato nel 2004 che esplora i ritmi della rumba gitana, del Messico e di Cuba. Dopo una lunga pausa, la band torna con una formazione rinnovata e un repertorio che include joropo, bolero e cumbia.
I Filhos Maravilha, attivi dal 2014, porteranno un assaggio del folklore musicale brasiliano, con brani che spaziano dal samba al forrò, passando per il carimbò e il funky.
Medit, invece, offrirà un viaggio sonoro tra world music e cantautorato, ispirandosi al Mediterraneo come crocevia di culture. Il gruppo, composto da Martino Roggio, Sara Porcu e Roberto Mura, promette un’esperienza musicale intensa e coinvolgente.
Chiuderanno la serata i Chichimeca, storica band che alterna patchanka internazionale e repertori propri. Claudia Crabuzza, Fabio Manconi e Andrea Lubino daranno vita a un’esibizione che omaggia artisti come Mano Negra e Fabulosos Cadillacs.
Per il sindaco Mascia, eventi come questo rappresentano «occasioni per stimolare la frequentazione di luoghi spesso vissuti solo come passaggi». La manifestazione si inserisce in una più ampia strategia di rigenerazione urbana e sociale che mira a valorizzare la comunità multietnica e multiculturale della città.
Anche l’assessora Puggioni sottolinea il valore simbolico della rassegna: «Vogliamo che Sassari sia viva tutto l’anno, così come lo è stata nel periodo natalizio. Creare eventi di qualità significa dare ai cittadini l’opportunità di riappropriarsi degli spazi pubblici, all’aperto o al chiuso».
Con questa iniziativa, Sassari celebra la musica come strumento di dialogo e integrazione, offrendo una serata di festa e confronto culturale nella cornice suggestiva di Porta Sant’Antonio.