Mannarino, dopo il trionfo live di quest’estate con oltre 20 date in tutta Italia (tutte sold out) e più di 40.000 paganti, venerdì 5 (sold out) e sabato 6 gennaio arriva a Cagliari con “Corde”, live al Teatro Massimo per una serata imperdibile. Il progetto “Corde”, che compie 10 anni, si conferma un successo: il cantautore è protagonista sui palchi dei teatri italiani più importanti, dalla città di La Spezia a Napoli, con un tour prodotto e organizzato da Vivo Concerti.
Dopo essersi esibito in numerose città italiane da La Spezia a Palermo, la performance prende vita in una venue storica e suggestiva come il Teatro Massimo di Cagliari per rivivere a pieno l’inimitabile rapporto che Mannarino ha costruito negli anni con il suo pubblico: porta a teatro un tour diverso dalle precedenti versioni di “Corde”, che mette al centro i pensieri e le riflessioni dell’artista attraverso una scelta musicale che spazia tra le canzoni degli album più recenti a quelli più storici, spogliandole delle loro sonorità originali.
“Quelle stesse canzoni che sono nate con il suono della chitarra fin da quando avevo 16 anni e cominciavo da autodidatta ad approcciarmi allo strumento. E proprio ora, più che mai, ripenso a quella volta, di tanto tempo fa, quando un musicista gitano di Barcellona mi scrisse su una pagina una frase che tradotta suonava così chi entra nella giungla delle 6 corde non ne esce vivo” – ha commentato Mannarino.
Da sempre riconosciuto per la sua personalità poliedrica, Mannarino è un artista centrale della musica cantautorale italiana: nelle sue canzoni si ritrovano sonorità e racconti che partono dalla suburra romana e raggiungono mete lontane e affascinanti, come il Sud America e l’Amazzonia, che sono protagonisti dell’ultimo progetto discografico “V”, ed esperienze di vita vissuta che fotografano storie di chi è lasciato ai margini della società.
Mannarino è portavoce degli ultimi, di quelli che lottano ogni giorno tra le ingiustizie sognando tempi migliori: sempre alla scoperta di nuove ispirazioni, il cantautore sta tracciando un percorso unico di consapevolezza e di trasformazione attraverso la musica. È grazie a questo filo conduttore che il concetto di “Corde”, che ha donato ai live un’identità affermata e riconosciuta, ha cambiato il punto di vista da cui guardare l’arte – lo sguardo non è più rivolto verso i temi dei trattati nei dischi, ma verso l’anima di chi li ha scritti.