L’estate si colora di rosso sangue, grazie alla commedia horror “Day Shift – A caccia di vampiri” ora disponibile su Netflix: si tratta dell’opera prima del regista J.J. Perry e vale la pena soffermarsi sul suo curriculum e su quello degli sceneggiatori Tyler Tice e Shay Hatten per avere un’idea dello stile e del ritmo narrativo della pellicola; Perry vanta infatti una carriera decennale come stuntman, assistente alla regia e coordinatore stunt in film quali “Avatar”, “Argo”, “Django Unchained” e “Star Trek: Into Darkness”, mentre Hatten fa parte del team di sceneggiatori della saga di “John Wick”.
Fin dal trailer, del resto, è evidente che “Day Shift” sia un horror ad alto tasso d’azione, caratterizzato da combattimenti spettacolari, inseguimenti e scontri a fuoco che vedono il protagonista Bud Jablonski (Jamie Foxx) affrontare una moltitudine piuttosto variegata di vampiri: la vicenda si svolge in una rovente estate californiana, con l’assolata San Fernando Valley a fare da sfondo alle peripezie sanguinarie di Bud, che utilizza il lavoro di manutenzione e pulizia piscine come copertura per la sua vera attività, ovvero la caccia ai vampiri che infestano la zona e che sembrano intenzionati a prenderne definitivamente possesso.
Essendo stato espulso dall’Associazione Internazionale di Cacciatori di Vampiri per i suoi metodi non troppo discreti, Bud si è ridotto a vendere al mercato nero i denti vampireschi che recide senza troppi complimenti alle vittime; una crisi sul fronte familiare ed economico, che vede l’ex moglie Jocelyn (Meagan Good) intenzionata a trasferirsi e portare in Florida l’amata figlioletta Paige (Zion Broadnax), costringe Bud a chiedere di essere reintegrato tra i Cacciatori di Vampiri, nella speranza di guadagni migliori.
A intercedere per lui presso il presidente della Associazione, Hardass Seeger (Eric Lange), è uno dei più quotati cacciatori della zona, Big John Elliott, interpretato nientemeno che dal rapper Snoop Dogg; Bud viene così riaccolto in seno al gruppo, con la condizione di essere affiancato da qualcuno che ne controlli l’operato: l’arduo compito spetta a Seth (Dave Franco), giovane cacciatore molto ligio alle regole, ma del tutto inesperto del lavoro sul campo.
La situazione, per questa anomala coppia di collaboratori, si complica quando entra in scena Audrey (Karla Souza), desiderosa di vendicare una vittima di Bud; vampira tanto intelligente quanto spietata, Audrey non solo ha inventato una crema solare in grado di proteggere i membri della sua specie dai raggi del sole, ma, sotto la copertura di un’attività immobiliare di successo, mira alla diffusione dei vampiri in tutto il territorio di Los Angeles.
Bud e Seth sono dunque chiamati a superare le reciproche differenze e diffidenze e a fare fronte comune contro il pericolo, sulla scia di molte altre coppie famose della storia del cinema action, come per esempio Riggs e Murtaugh della saga di “Arma Letale”; il riferimento agli anni ’80 non è casuale, perché il regista J.J. Perry ha dichiarato nelle interviste promozionali precedenti l’uscita del film di ispirarsi proprio alle commedie horror d’azione uscite in quel decennio: «Sono un grande appassionato di film come “Grosso guaio a Chinatown”, “Ragazzi perduti” e “Ammazzavampiri”. È un genere che sembra essere stato quasi dimenticato, un film oggi è solo azione o commedia o horror. A me invece piace combinare tutto: è divertente far ridere lo spettatore e, contemporaneamente, farlo tuffare in una storia profondamente dark».
Se le fonti d’ispirazione di “Day Shift” sono chiare, l’esperienza del regista e dell’intero team creativo proietta il film nella modernità, rendendolo spettacolare secondo gli ormai altissimi standard coreografici degli action movies: «Ho diretto scene d’azione in oltre 160 lungometraggi e centinaia di episodi di serie tv, ho collaborato con maestri come Quentin Tarantino e Steven Soderbergh– ha raccontato ancora Perry, –Non ho frequentato alcuna scuola di cinema, ma ho lavorato come aiuto regista per 30 anni e ho imparato molto, soprattutto dagli errori. Avere la possibilità di debuttare alla regia con questa storia e con questo cast è decisamente gratificante».
Menzione speciale per l’autore della colonna sonora del film, Tyler Bates, compositore, produttore echitarrista della rock band dei “Marilyn Manson”, che oltre ad aver firmato le musiche della saga di “John Wick”, è un collaboratore storico di registi come Zack Snyder, con le colonne sonore di “300” e “Sucker Punch”, e di James Gunn, con “I Guardiani della Galassia”; tra i brani inseriti nella track list anche “Murder Was The Case” di Snoop Dogg.
Di certo il mito dei vampiri è uno dei più longevi e “saccheggiati” dal mondo del cinema: “Day Shift” rappresenta un nuovo capitolo di questa lunga storia d’amore, denso di ritmo e autoironia, quando per esempio si paragona alla saga di “Twilight”; se è vero che le narrazioni sui vampiri, da “Intervista col vampiro” di Neil Jordan -tratto dal romanzo di Anne Rice- a “Dal tramonto all’alba” di Robert Rodriguez -con la sceneggiatura di Quentin Tarantino- sono spesso caratterizzate da ambientazioni notturne e atmosfere crepuscolari, la divertente, a tratti demenziale e politicamente scorretta, caccia di Jamie Foxx alle leggendarie creature succhia-sangue lungo le strade assolate della California non manca di spunti originali, all’insegna dell’inquietante leggerezza tipica degli horror estivi.