Selezionato tra le 1563 candidature da tutta Italia, “MAR-Miniera ARgentiera | The Unlimited Place” è tra i 37 i vincitori della terza edizione del Premio “Creative Living Lab”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero della Cultura per il sostegno di progetti multidisciplinari e di innovazione sociale, che abbiano come obiettivo la creazione e la riqualificazione di spazi di prossimità.
“MAR-Miniera ARgentiera | The Unlimited Place” è un progetto partecipato di innovazione sociale e culturale, ideato da LandWorks e dal Comune di Sassari in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, Bepart e V2-Rotterdam, con il supporto del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, Il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari, Sardegna Teatro e Lo Stato dei Luoghi. “The Unlimited Place” rappresenta una delle più importanti attività del progetto di rigenerazione urbana MAR che mira alla valorizzazione e rivitalizzazione dell’antico complesso minerario dell’Argentiera avviato da anni da LandWorks con l’amministrazione comunale e siglato da un protocollo di Intesa con i suddetti partner insieme all’Accademia delle Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, l’Istituto di Istruzione Superiore “G.M. Devilla”, l’Istituto Comprensivo “Latte Dolce Agro”, l’associazione Erasmuss ESN-Sassari e grazie al sostegno pluriennale della Fondazione di Sardegna.
MAR nasce dalla volontà di lavorare con il patrimonio e dall’esigenza di prendersi cura degli spazi in disuso della borgata riconquistando il possesso dei lasciti di dismissione e abbandono come opportunità, appunti sui quali è possibile riscrivere nuove storie e una nuova identità. L’obiettivo principale è quello di restituire questi spazi alla comunità e ai visitatori e trasformarli, in modo partecipato, in un luogo flessibile e senza confini, accessibile e fruibile in maniera libera e gratuita 365 giorni l’anno, giorno e notte, anche in periodo di emergenza sanitaria, un luogo che potrà̀ crescere e mutare in continuazione ospitando eventi culturali e ricreativi: mostre e conferenze, laboratori residenze artistiche, spettacoli teatrali e rassegne cinematografiche, feste e concerti.
Attraverso la realizzazione di progetti e iniziative “dal basso”, che mettono al centro la comunità locale coinvolgendola in progetti di autorganizzazione, gli interventi di rigenerazione si concentreranno negli spazi che circondano l’antica Laveria, l’edificio più rappresentativo ed emblematico della borgata, oggetto di interventi e azioni di valorizzazione da parte del Comune di Sassari. Dal 2018 ospita la mostra permanente “memorie”, il primo nucleo dell’allestimento permanente diretto e curato da LandWorks, che riporta alla luce la vita del borgo e dei suoi abitanti dentro e fuori la miniera. Un viaggio ricostruito grazie al contributo di esperti e alla partecipazione della comunità locale che ha deciso di condividere i ricordi di una memoria privata per farla diventare collettiva e oggi è fruibile gratuitamente grazie al servizio di visita guidata offerta dal Comune, dal venerdì alla domenica, nell’ambito del progetto “Sassari: Luoghi della Cultura” finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna con i fondi del programma LavoRAS.
«Vogliamo che nella borgata, attraverso la sperimentazione e la produzione artistica multidisciplinare, sia favorita e rafforzata l’inclusione e l’integrazione culturale e sociale. Attraverso un progetto così innovativo, che punta alla partecipazione e co-progettazione delle iniziative per la rivitalizzazione del territorio, sarà possibile trasmettere ai diversi attori tutte le ricadute positive, economiche ma non solo, da percepire ancora una volta come un bene collettivo da valorizzare e tutelare» commenta il sindaco Nanni Campus.
«È per noi un vero onore essere tra i 37 vincitori delle 1563 candidature da tutta Italia, primi fra gli unici due progetti sardi selezionati nella storia del bando, insieme al progetto “TUNEA” promosso dai colleghi di U-BOOT Lab di Carloforte. Questo risultato conferma l’importanza di lavorare in contesti marginali fortemente provati dallo spopolamento e dalla stagionalità turistica» sottolinea il Team di LandWorks.
«In continuità con i risultati ottenuti faticosamente, anche in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo, questo riconoscimento conferma l’eccellenza del progetto e rappresenta un segno tangibile verso una riqualificazione della borgata e del territorio» commenta l’assessora ai Lavori pubblici e al Patrimonio Rosanna Arru
«Ora vogliamo creare un modello di rigenerazione urbana, riconosciuto come eccellenza anche a livello internazionale – aggiunge l’assessore alla Cultura Niccolò Lucchi Clemente -. Senza dimenticare il suo passato, e anzi valorizzandolo, vogliamo che la borgata un tempo centro minerario oggi diventi sempre di più centro di cultura».