La vita non si ferma. Sconvolge, prende in contropiede. I bambini nascono, i genitori impazzano tra gioia e notti insonni.
La vita non si ferma, e anche la paura di non farcela. E la paura è tosta, scava piano, all’interno dei pensieri.
La vita non si ferma, e bisogna trovarsi dei compagni di viaggio, degli angeli custodi a guardarci le spalle.
E così se c’è bisogno di aiuto nel delicato momento della nascita, conviene rivolgersi a chi ne ha viste tante, a chi non ha paura, perché combatta accanto a noi.
Le ostetriche dell’AOU di Sassari ci restano accanto e non accettano la distanza imposta dalla pandemia: con intraprendenza pubblicano una serie di video informativi per prepararci alla maternità serenamente. Pillole di ostetricia rivolte alle donne e a chi le ama, per curare ogni aspetto di questo importante momento, come che tipo di alimentazione assumere e che ginnastica fare, ma anche argomenti tabù come il sesso in gravidanza e il movimento durante il travaglio: tutti immaginiamo le partorienti in posizione “sdraiata” (malgrado sia quella meno favorevole per donna e bambino) probabilmente ignorando che fu imposta dal Re Sole per testimoniare alla nascita del proprio erede. Fortunatamente il Settecento è ormai lontano e molti ospedali stanno finalmente lasciando le donne libere di muoversi e ascoltare il proprio corpo.
Un altro argomento tabù è la depressione post partum (baby blues),ancora oggi avvolto da una nube di pregiudizi ed invece qui trattato con normalità e apertura.
I brevi video mostrano professioniste competenti e innamorate del proprio lavoro, che si sono spartite gli argomenti in base alle proprie inclinazioni: cosa mettere in valigia, come gestire il dolore, come salvaguardare la salute del corpo, come allattare. Queste informazioni non solo preparano le donne alla maternità, ma permettono loro di familiarizzare con le ostetriche e ritrovarle con piacere in sala parto.
Abbiamo raggiunto la “capitana” del progetto Paola Lubinu, che dopo aver ricevuto proposta di collaborazione da “Fiocchi in ospedale” in partenariato con Save the Children e Uisp di Sassari, gli ha dato forma e si è occupata anche delle riprese: “La motivazione principale è stata la volontà di ascoltare la paura e il senso di smarrimento che molte donne in questo periodo storico hanno mostrato. Questa proposta mi ha spinto a coinvolgere la mia Azienda e le mie colleghe per dare una forma più completa, esaustiva e istituzionale. L’Azienda Ospedaliera Universitaria è stata felice di accogliere il progetto, che abbiamo sviluppato in totale autonomia nei locali della Clinica Ostetrico Ginecologica di Sassari.”
I quattordici video sono disponibili sul canale ufficiale YouTube Aou Sassari Addetto Stampa con il titolo Progetto Nascere a Sassari. Buona visione!