Si è conclusa, con il terzo appuntamento dedicato all’affascinante mondo della radio, la seconda edizione del “Genera Festival”. L’evento – che ha visto al centro il premio giornalistico “Città di Castelsardo” – quest’anno è stato dedicato al tema della sostenibilità. In Italia, ad oggi, sono attive circa 450 radio e 20 network; 35 milioni di italiani si sintonizzano ogni giorno su un canale radiofonico.
Giampaolo Cassitta (speaker su Teleradio Alghero 101) e Tiziana Ribichesu (Radio Rai), hanno condotto il pubblico presente in piazza del Novecentenario in un viaggio che ha ripercorso le tappe fondamentali di una delle invenzioni più importanti della modernità che, a distanza di oltre 120 anni, continua ad esistere e ad esercitare un ruolo fondamentale.
A parlarne, insieme ai conduttori, sono stati altri professionisti del giornalismo radiofonico: Gianni Garrucciu di Radio Rai, Maria Pintore, direttrice di Radio Costa Smeralda, Marco Baz Bazzoni, comico sassarese ora protagonista di un programma di successo su RDS Radio Dimensione Suono e autore del libro “Con le infradito in discesa” (Mondadori, 2021).
Cosa è stata la radio e cosa è adesso, cosa ha rappresentato all’epoca della sua nascita, nel pieno dell’epoca fascista, di cui è stata strumento di propaganda – suo malgrado – e come si è evoluta, arrivando sino ai giorni nostri. “La radio è la colonna sonora delle nostre giornate e, di conseguenza, delle nostre vite”, ha detto Giampaolo Cassitta. Ad eseguire i brani che hanno composto il viaggio temporale sono stati Daniele Ricciu al sax tenore e Simone Sassu al piano. Successi intramontabili del panorama nazionale e internazionale, da “In cerca di te”, brano di Natalino Otto del 1944, passando per “Rock Around the Clock” di Bill Haley (1954), per proseguire con altre pietre miliari della storia della musica del Novecento come “Yesterday” e “Imagine” intervallati da momenti di improvvisazione jazz.
La discussione è stata molto interessante, con testimonianze dirette di chi, la radio, la fa ogni giorno. “La voce è quanto di più vero noi possiamo creare. Non si può fingere”, ha detto Maria Pintore. “In radio alla lunga viene fuori la tua personalità”, ha aggiunto Marco Bazzoni.
Ospite della serata è stato il ristoratore castellanese Gianluca Corso arrivato dall’America, terra in cui è emigrato tempo fa, che ha raccontato la sua esperienza. “Ho sempre amato viaggiare, per quanto ami Castelsardo e ci torni sempre con piacere, e non mi sono mai pentito della mia scelta. L’americano è molto innamorato dell’Italia, ed è un amore reciproco”, ha detto Gianluca Corso prima di ricevere la targa “Castellanesi nel mondo” dal sindaco Antonio Capula.
Un interessante excursus sul mondo della radio è stato fatto grazie al giornalista Rai Gianni Garrucciu, autore del saggio, “La radio, storie e curiosità. Per chi la fa e l’ascolta, dalla valvola al web”,recentemente pubblicato dalle edizioni Santelli. Si è parlato della nuova giovinezza che sta vivendo il mezzo radiofonico, grazie alla digitalizzazione del segnale e alla trasmissione in Rete che permettono personalizzazione e condivisione.
Una storia che oggi continua grazie anche ad artisti come Marco Baz Bazzoni, co-conduttore del programma “Tutti pazzi per RDS” insieme a Rossella Brescia e a Giacomo Ciccio Valenti; il comico sassarese, che si definisce “cantante, speaker ma soprattutto cretino professionista”, ha parlato della sua carriera in radio, partita a Play radio dove apparivano brevi pillole del personaggio Baz – durata solo un anno – e che oggi si è consolidata in RDS.
Il secondo anno del “Genera Festival” si chiude con un successo, dando appuntamento al 2023.