La Dinamo senza Kruslin e Jones cerca l’ennesima impresa del suo girone di ritorno, affrontando Verona su un campo difficile con gli scaligeri che devono assolutamente vincere per la corsa salvezza. Rientra Robinson che parte in quintetto.
La Dinamo parte molto, aggressiva e concentrata, Dowe è subito ispirato, Sassari vola prima 8-2 e poi 14-8, grazie anche alla bomba di Tommy Raspino. Verona prova a rientrare con Bortolani e Anderson, Smith si fa sentire sotto i tabelloni. (14-16). Ultimo sprazzo di quarto fantastico per il Banco che pressa a tutto campo con la zona allungata, producendo il parziale di 9-0 che consente alla squadra di Bucchi di andare al 10’ con addirittura 11 punti di vantaggio (14-25).
Per Verona è come una finale, produce il massimo sforzo, Anderson e Bortolani segnano triple pesantissime, Smith si fa male ed esce, Bucchi è costretto a ruotare molto, Devecchi dà il suo contributo, Chessa è bravissimo ma Sassari deve sudare le proverbiali sette camicie per riuscire a mantenere il vantaggio. Bendzius e Stephens segnano canestri preziosi, Verona è molto pericolosa a rimbalzo offensivo con la sua fisicità, la Dinamo riesce a conservare 4 punti di vantaggio all’intervallo (40-44).
Il terzo quarto è un’autentica battaglia, Verona ha il sangue negli occhi, la Dinamo prova a rispondere colpo su colpo, Raspino gioca una grande partita e confeziona in contropiede il gioco da 3 punti (48-55). Il match va a strappi, Verona vuole rientrare e rimanere in scia, il Banco vuole scappare e fare un break importante, due liberi di Gentile consegnano il +6 alla Dinamo sul 63-57 ma a 3 decimi dallo scadere un fallo di Bendzius su Bortolani permette alla guardia di casa di riportare Verona a contatto (60-63).
Un ultimo quarto in grosso debito di ossigeno per la Dinamo che prova a rimanere attaccata a Verona che sorpassa e sprinta con le giocate di Bortolani, Anderson e Casarin fondamentale nel break. Il palazzetto diventa una bolgia, Bucchi non riesce a trovare risorse dalla panchina, Robinson è fuori ritmo, Bendzius paga la stanchezza, gli arbitri si mangiano un po’ il fischietto e per il Banco non c’è più niente da fare. Si arriva ancora sul 72-70 a 4’ dalla fine con un gioco da 3 punti di Diop, poi è solo Verona con Cappelletti che si rende protagonista nel finale insieme a Casarin e alla schiacciata devastante di Johnson che inizia il parziale decisivo. Sassari lotta per 36’ ma si arrende dopo 7 vittorie consecutive. 18 punti con 6 rimbalzi e 7 assist per Dowe che chiude con 25 di valutazione ma la Dinamo ha un famigerato 3/23 da 3 punti per il 13%.
Coach Bucchi analizza con molta lucidità il match: “Verona ha avuto più energia di noi nel momento cruciale del match, questo sintetizza la partita di oggi”.
Assenze? “Non hanno mai pesato fino ad oggi e non voglio lamentarmi dopo una sconfitta, è ovvio che le assenze logorano la squadra non solo nella partita ma nel lavoro quotidiano, che è stato straordinario nel girare la stagione”.
“Non mi sorprende molto la sconfitta di oggi, abbiamo bisogno di ricaricare le pile e lavorare in allenamento a ranghi completi per riuscire a ritrovare lo stesso smalto di 2 settimane orsono, ripeto dipende proprio dalla possibilità di poter fare il massimo giorno per giorno”.
“Per loro era una partita da dentro fuori, motivazioni altissime, noi abbiamo fatto bene per 30’, poi ci è mancata l’energia, cosa che aveva fatto la differenza altre volte, ci stava in una giornata così poter pagare dazio”.
Fonte: Ufficio Stampa Dinamo Banco di Sardegna