La Dinamo ha la grande occasione di qualificarsi al 10° playoff della sua storia in 12 anni di A1 (considerando che uno non si è disputato al momento in cui Sassari era al 2° posto e in uno il Banco è rimasto fuori per differenza canestri a 3 squadre), un traguardo pazzesco per continuità e qualità. Da battere c’è la già retrocessa Cremona che non è riuscita nell’impresa di centrare la permanenza nella massima categoria. Non c’è il baby fenomeno spagnolo infortunato, c’è l’amico di mille battaglie, ovvero Peppe Poeta.
Cremona non vuole fare la vittima sacrificale però la Dinamo parte con 3/3 da 3 punti e mette il primo mini break del match con Robinson bravo ad innescare Bilan nel pitturato (14-8). La squadra di Galbiati combatte, Poeta è il solito artista sul pick and roll, Kohs e Juskevicius tiratori di razza, Sassari va a sprazzi e non riesce a scrollarsi i lombardi (21-19), concedendo troppo a livello difensivo. Il primo quarto si chiude con il Banco avanti 26-24.
Bucchi si fa sentire, Sassari entra con un altro piglio difensivo e pressa a tutto campo, Galbiati deve ricorrere alle rotazioni, si mettono in mostra Diop e Treier, autore di 2 triple, il Banco con un eccellente Logan scappa 39-28 (13-4 di parziale al 13’). Poeta mette in ritmo chiunque ma la Dinamo è bravissima a passarsi la palla e nella circolazione che trova sempre un tiro ad alta percentuale. 7/12 dalla lunga distanza per Sassari che prova a scavare il break definitivo (51-38 al 17’). Si va all’intervallo con il Banco sul 54-44, in vantaggio ma senza il distacco per rimanere tranquilla.
La Dinamo vuole mettere il punto esclamativo sul match e scappare. Robinson alza le marce, Sassari prova ad essere aggressiva ma Cremona gioca con la testa leggera e cerca di rimanere attaccata. (63-50 al 23’). Si infortuna Peppe Poeta e tutto il PalaSerradimigni gli tributa un lungo applauso. Il giovane Gallo si fa vedere, il Banco è distratto, Bucchi si arrabbia e ferma la partita dopo il parziale di 7-0 della Vanoli (63-57 al 25’). Si accende Burnell a livello di energia, Kruslin piazza due triple, Cremona va un po’ fuori giri e Sassari riesce a riallungare (73-58 al 29’). Bendzius firma il primo canestro della sua partita (11/20 da 3p per la Dinamo) che coincide con il massimo vantaggio in chiusura di tempo. (79-61’ al 30’).
L’ultimo quarto è puro garbage time, Bucchi ruota tutta la panchina e concede riposo soprattutto a Bilan. Il PalaSerradimigni si scalda per l’esordio di Luca Sanna, che segna 3 tiri liberi, 6 uomini in doppia cifra per Sassari che chiude il conto 98-82, conquistando la matematica certezza dei playoff.
Dinamo: Sanna 3 (0/1 3p), Logan 11 (3/7 0/4), Robinson 18 (6/10 2/3), Devecchi (0/2 3p), Treier 11 (1/2 3/4), Bilan 11 (5/7 2p 7 rbs), Kruslin 9 (0/3 3/4), Burnell 10 (3/4 1/1), Bendzius 6 (1/2 1/5), Gentile 10 (2/4 1/2), Diop 9 (3/6 2p 7 rbs), Gandini. All. Bucchi
Cremona: Agbamu 4 (2/4 2p), Gallo 8 (3/4 2p 0/4 3p), Errica 2 (1/2 2p), Zacchigna 2 (1/2 0/1), Poeta 8 (3/8 2p 11 ass), Galli, Kohs 12 (0/2 4/5), Tinkle 10 (1/4 2/5), Juskevicius 11 (1/4 3/8). All. Galbiati
Le dichiarazioni post partita di coach Bucchi e Stefano Gentile.
Bucchi: “Ancora una volta nella storia la squadra ha centrato i playoff, ora mancano due partite che ci possono permettere di avere una posizione migliore: da martedì riprenderemo ad allenarci per affrontare le due gare e vincerne almeno una.
Non è scontato come arriveremo in classifica: Varese è salva, ma anche se non ha più possibilità di andare ai playoff vorrà salutare il suo pubblico con una vittoria, sarà una macchina da guerra, non sarà una gara semplice ma andremo con voglia e determinazione. Prima c’è la gara con la Virtus che non sarà facile. Come sempre le cose vanno guadagnate, la posizione non è scontata. Credo che la squadra stia abbastanza bene, Cremona è venuta qua ad onorare la partita, ha fatto quello che poteva e l’ha fatto bene. Noi abbiamo giocato bene e abbiamo vinto. Negli allenamenti di questa settimana dobbiamo finalizzare il lavoro ma la squadra sta bene.
È stata una partita in cui c’è stata una buona distribuzione dei tiri, i ragazzi hanno avuto una bella faccia, ho speso un time out o due per richiamarli ma la partita era abbastanza in controllo. Sono riuscito a fare entrare tutti quanti, dare un buon minutaggio a tutti”.
Gentile: “Siamo contenti di questo risultato, di poter far parte dei playoff. Abbiamo lavorato duro dall’inizio, anche quando le cose non giravano, ma sono contento che abbiamo raggiunto il risultato minimo che ci eravamo prefissati dall’inizio. Ci dobbiamo fare tutti un applauso, squadra, staff e anche il pubblico.
Nella mia “breve” carriera ho imparato che i playoff sono un altro campionato, a prescindere da chi incontri: vale l’approccio, la condizione fisica ma anche quella mentale. La Virtus sarà un buon banco di prova, è la prima in classifica, quella con il roster migliore, sarà sicuramente una sfida importante ma quando si gioca per qualcosa, come ai playoff, è tutta un’altra cosa.
Noi abbiamo analizzato queste ultime partite con lo staff e questa era una che non potevamo perdere: a Napoli non era scontato vincere quindi questa qua la dovevamo portare a casa. Giocavamo contro una squadra già retrocessa e con tanti infortuni, se l’avessimo persa non ci saremmo meritati i playoff. Noi siamo stati bravi, giocare contro di loro era complicato e allo stesso tempo facile da affrontare, il loro era un gioco molto libero. Siamo contenti che poi anche il risultato di Tortona ci abbia permesso di staccare il pass per i playoff, ora giochiamo per la migliore posizione possibile.
Le vittorie a Trento e Trieste, sono state quelle che hanno fatto svoltare la nostra stagione, ci ha dato fiducia e continuità prendere quei quattro punti fuori casa; poi vincere con Milano ci ha fatto capire che se giochiamo la nostra pallacanestro possiamo vincere con chiunque. Adesso siamo al massimo del nostro potenziale”.