Porto Torres. Con la premiazione della classe che ha disegnato il logo del progetto ha preso il via il “Cantiere delle famiglie Accoglienti”. Obiettivo: promuovere in città l’istituto dell’affido familiare e creare una rete solidale di famiglie affidatarie disponibili all’accoglienza di minori in difficoltà.
Il pomeriggio di sabato 3 giugno, di fronte alla Basilica di San Gavino, le operatrici dei Servizi sociali del Comune hanno allestito un banchetto per sensibilizzare il pubblico di Monumenti aperti. Insieme all’assessora alle Politiche sociali Simona Fois è stata poi premiata la 4ª C del plesso di Borgona dell’istituto comprensivo numero 1 guidata dalla maestra Maria Sabina Orrù, che ha vinto il contest promosso dal Comune per disegnare l’immagine da utilizzare per tutta la durata del progetto.
L’affido familiare è un’esperienza di accoglienza, un gesto di solidarietà, che una famiglia può fare aprendo la propria casa ad un bambino o un ragazzo in difficoltà per un certo periodo di tempo. Può capitare che una famiglia non sia in grado, per un periodo di tempo più o meno lungo, di garantire al proprio figlio le cure necessarie e l’educazione di cui ha bisogno. L’affido pertanto vuole essere un aiuto per la famiglia d’origine, affinché questa possa superare, in un arco di tempo congruo, le sue difficoltà, ma anche un aiuto per il bambino affinché possa vivere un’esperienza educativa positiva.
“Abbiamo voluto che la prima azione di promozione del progetto partisse dagli studenti e dalle studentesse di Porto Torres – dichiara l’assessora Fois – e siamo davvero rimasti colpiti dalla quantità e dalla qualità dei disegni presentati dalle classi 4ª e 5ª delle scuole turritane. È la conferma che la nostra città è pronta per avviare un progetto fondato sul senso di comunità e sulla disponibilità ad accogliere. Siamo all’inizio di un lungo percorso ma sono certa che, grazie anche all’entusiasmo e alla motivazione manifestate dal personale dei Servizi sociali, otterremo dei risultati incoraggianti”.