Oggi è un giorno triste per il mondo della cultura: la fotografa cagliaritana Daniela Zedda ci ha lasciati questa mattina all’età di 64 anni. La sua scomparsa ha generato un profondo dolore e ha fatto piangere l’intera comunità artistica. Daniela ha lasciato un’impronta indelebile nel campo della fotografia, regalandoci scatti straordinari e toccanti che hanno catturato l’anima degli artisti e hanno raccontato storie uniche.
Vogliamo ricordare Daniela attraverso le parole di GIULIA giornaliste Sardegna, che descrivono il suo straordinario contributo professionale nel libro “Un giorno all’improvviso“.
Daniela, artista dell’obiettivo, ha trascorso oltre 40 anni ritraendo i grandi nomi della musica, del teatro, della letteratura e della moda. Ha giocato un ruolo fondamentale nel successo di piccoli eventi che sono diventati festival di rilievo internazionale. Ma il suo impatto va oltre: attraverso i suoi corsi e il suo esempio professionale, ha formato numerose generazioni di colleghe.
Per GIULIA, Daniela è tornata alle origini di fotoreporter, esordendo negli anni Ottanta come la prima fotografa donna a occuparsi di cronaca nera. Fin da allora, Daniela ha mostrato un profondo rispetto per la dignità delle vittime e dei presunti colpevoli, ben prima che le Carte deontologiche lo richiedessero.
Le immagini che Daniela ha catturato durante la pandemia resteranno nella storia dell’informazione. Il volto sorridente di un’infermiera esausta, il ritratto di una rom nella sua baracca: sono parti essenziali dei racconti delle donne ai tempi del Covid. Daniela le ha immortalate con sobrietà e asciuttezza, lasciando un’impronta indelebile.
“Grazie, Daniela, per tutto ciò che hai dato. Ci mancherai profondamente, ma il tuo lascito vivrà attraverso le tue fotografie e attraverso il ricordo di una donna talentuosa, empatica e determinata”, concludono nella nota GIULIA giornaliste Sardegna.