Quartu Sant’Elena. Sa Dom’e Farra riapre a cadenza quotidiana e si riprende definitivamente il ruolo di epicentro delle tradizioni popolari, quartesi e non solo. Casa campidanese alle origini, dimora storica dedicata all’esposizione di oggetti della tradizione contadina e di cultura popolare poi, ora museo dei Cantadoris e luogo di ritrovo per tutti coloro che amano e promuovono l’identità quartese e sarda.
Il primo museo etnografico della Sardegna ha ormai trovato una sua nuova dimensione come location d’eccezione per le iniziative dedicate al folklore e alla cultura popolare, con gli eventi della rassegna “Si ghètat custu bandu”, finanziata dall’Amministrazione comunale e realizzata dalle associazioni cittadine, che animano la casa campidanese più volte alla settimana e in particolare nel weekend.
Ora però c’è una novità anche per quanto concerne il Museo Multimediale della Poesia Improvvisata, da qualche anno ospitato all’interno della storica struttura di via Umberto, fronte Palazzo Comunale. Il percorso multimediale inaugurato qualche anno fa sarà infatti visitabile nei giorni feriali, mattina e pomeriggio: dal lunedì al giovedì dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00.
La novità, che permetterà ai visitatori interessati di apprezzare anche gli ambienti della storica dimora non inclusi nel percorso interattivo, viene realizzata con il contributo dei percettori del Reddito di Cittadinanza. Il patto per l’inclusione sociale sottoscritto dai richiedenti, persone che a seguito della crisi economica si trovano temporaneamente in stato di indigenza, punta a favorire la collocazione o ricollocazione nell’ambito lavorativo; si concretizza quindi nell’erogazione di un sussidio economico a fronte della partecipazione a un progetto utile alla comunità. Nel caso specifico permetterà di dare ulteriore risalto a un edificio storicamente apprezzato e a un museo che sottolinea l’eccellenza quartese in questa specialità della tradizione sarda.
Il Museo Multimediale della Poesia Improvvisata è un percorso tecnologico e interattivo nel quale il visitatore può scoprire l’affascinante e complesso mondo della poesia orale, con focus sul Campidano ma approfondimenti anche sulle tradizioni del resto del mondo. Quartu vanta tra le sue peculiarità ed eccellenze anche l’aver dato i natali a numerosi e importanti poeti improvvisatori.
E l’allestimento del Museo Multimediale della Poesia Improvvisata è nato proprio come tributo ai protagonisti di questo mondo culturale. I contenuti sono tutti concepiti in forma divulgativa, accessibili anche a coloro che si avvicinano per la prima volta a questa forma d’arte poetica. Attraverso dei ritratti interattivi, il visitatore può incontrare virtualmente i poeti di oggi e di ieri, che si raccontano in prima persona. Inoltre, apposite installazioni descrivono le forme metriche utilizzate, le figure retoriche e le regole che governano la competizione tra i poeti.
“Sono doppiamente soddisfatto per questa novità – è il commento dell’Assessore alle Politiche Sociali e Generazionali Marco Camboni -. Innanzitutto, perché ci permette di restituire alla città un museo moderno e funzionale che ben valorizza un’arte storicamente forte nella nostra comunità. E poi perché ridiamo dignità e speranza a concittadini che si sono trovati ad affrontare una situazione di disagio. Ovviamente il mio ruolo mi porta a voler sottolineare soprattutto quest’ultima peculiarità, perché parliamo di una metodologia progettuale in cui l’Amministrazione crede molto: quartesi che si mettono a disposizione di altri quartesi, conquistandosi così un ruolo nella comunità che sa anche di riscatto personale”.