Si chiama “In Regionale con Gusto – Scoperte enogastronomiche a portata di treno”, il nuovo viaggio su rotaia di Gambero Rosso capace di fotografare le bellezze italiane dal finestrino di un treno: viste privilegiate dai treni del Regionale di Trenitalia, che ogni giorno collegano capillarmente i piccoli e grandi centri italiani, in un viaggio alla scoperta delle bellezze enogastronomiche dei dintorni di ogni regione.
Il viaggio in Sardegna di In Regionale con Gusto – Scoperte enogastronomiche a portata di treno segnala Ristoranti, Trattorie, Wine Bar e gelaterie migliori, tutte con la distanza a piedi dalla stazione.
Baciata dal sole e bagnata da acque cristalline la Sardegna è un vanto tutto italiano dalle bellezze incontaminate e dalle tradizioni culinarie ben radicate a cui i turisti di ogni dove non sanno resistere. Da ogni luogo si sprigiona un senso di orgoglio per la propria identità, unica nel proprio genere, che conserva intatte le proprie tradizioni enogastronomiche.
Non resta che scoprire le meraviglie di questa terra, partendo proprio dal suo capoluogo, Cagliari, dove è possibile immergersi in una storia millenaria, racchiusa dai suoi quattro quartieri storici, godere di panorami naturalistici mozzafiato e visitare numerosi siti di interesse tra cui il suggestivo centro medievale di Castello, con la sua Cattedrale, le sue torri pisane, le sue imponenti mura e i suoi bastioni, il Bastione di Saint Remy, la Porta dei Leoni, la Cattedrale di Santa Maria, gli antichi palazzi signorili e la Cittadella dei Musei. Non manca la natura incontaminata con la splendida spiaggia Poetto, la principale spiaggia di Cagliari che si estende per circa 8 km, e il Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline, una vera e propria oasi in mezzo alla città in cui i protagonisti indiscussi sono i fenicotteri rosa, divenuti ormai simbolo del parco.
Poco distanti, Elmas, originario villaggio di pescatori e agricoltori sulle rive dello stagno di Cagliari e, oggi, città del principale aeroporto della Sardegna intitolato a Mario Mameli; e Uta, cittadina con un ricco patrimonio storico-artistico, archeologico e naturalistico con i quasi quattromila ettari di foresta di lecci, sugherete e macchia mediterranea del monte Arcosu.
Proseguendo nel sud della Sardegna, al centro del Campidano di Cagliari troviamo Villasor, un centro agricolo noto per Casa forte degli Alagon, detto anche Castello Aragonese o Castello Seviller e i resti dell’antico insediamento nuragico Su Sonadori, a s’Acqua Cotta; e Samassi, il cui territorio si estende attorno al piccolo colle su cui poggia la chiesa romanico-pisana di San Geminiano, oggi simbolo di questo paese altresì noto per gli eccellenti prodotti enogastronomici e per la sua cucina tradizionale raffinata.
Si prosegue poi verso il medio Campidano per sostare prima nella cittadella medievale di San Gravino Monreale, la Capitale Italiana dello zafferano e famosa per il suo carnevale e la fonderia di San Gavino, un tempo emblema della città oggi meta per gli amanti dell’archeologia industriale; per poi fermarsi nel verdeggiante e rigoglioso comune di Marrubiu, situato in una delle zone più fertili della Sardegna; ed infine visitare Uras che situato sotto lo splendido parco del monte Arci è un paese le cui radici affondano nella pastorizia, agricoltura e attività tessili. Eccoci giunti ad Oristano. Situata nella parte settentrionale della pianura del Campidano è una città per tutte le stagioni: diverse le attrazioni culturali e naturalistiche che regalano esperienze indimenticabili come la Sartiglia, la manifestazione equestre più importante e conosciuta in tutta Italia, ricca di storia e tradizione che si svolge la domenica e il martedì di carnevale nel suo centro storico.
E da Carbonia si fa ritorno verso il capoluogo della regione per conoscere altri luoghi interessanti. La stessa Carbonia che deve il suo nome e la sua nascita al bacino carbonifero Sirai-Serbariu e dove trova spazio l’archeologia fenicio-punica: all’interno di un parco archeologico è possibile trovare i resti di una colonia prima fenicia poi cartaginese. Si resta poi incantati dal suggestivo paese di Siliqua, dominato dal castello di Acquafredda, a cui Salvatore Quasimodo dedicò una lirica; qui i boschi, l’acqua e le rocce vulcaniche la fanno da padrona regalando un patrimonio naturalistico incontaminato.
Tappa obbligata anche per il paese dell’arte della ceramica, di rilevanza internazionale: abitato sin dalla preistoria, Assemini è un connubio di artigianato, cultura, cucina e natura capace di regalare emozioni indimenticabili. Avvicinandoci alla meta finale incontriamo sul nostro cammino Decimomannu, avamposto strategico in epoca romana, il cui nome risale proprio a quest’epoca a indicare il decimo miglio da Cagliari dell’antico percorso stradale, e oggi importante centro cittadino che conserva antiche tradizioni di culto.