Le comunità locali sono fondamentali per favorire la sostenibilità energetica, ambientale e sociale. Per questo motivo il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie (DARA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato, la scorsa estate, l’avviso per il finanziamento delle “green communities” tramite i fondi PNRR (Missione 2 – Rivoluzione verde e Transizione ecologica, Componente 1 – Economia circolare e agricoltura sostenibile (M2C1).
L’Unione del Coros, in coerenza coi propri programmi, ha partecipato al bando con un progetto complessivo del valore di € 2.400.000 di cui € 400.000 di cofinanziamento da fondi propri, destinato alla realizzazione di generazione di energia da fonte rinnovabile, alla creazione di sistemi di mobilità sostenibile e la riqualificazione di sentieri e percorsi dall’alto valore naturalistico.
A seguito dell’approvazione delle graduatorie di merito delle proposte ammesse a valutazione e quelle ammesse a finanziamento emerge che del budget regionalizzato, destinato alla Sardegna pari a € 13.843.805, sono stati assegnati dal Dipartimento € 12.589.022 ai primi tre progetti in graduatoria, escludendo dal finanziamento l’unione del Coros, giunta in quarta posizione, nonostante fossero ancora disponibili ben € 1.254.783. Di fatto risulta che tali risorse che avrebbero potuto finanziare, anche se parzialmente con circa il 60%, il progetto di investimento del Coros, sono state dirottate presso altre Regioni (Lombardia, Lazio ecc).
Per queste ragioni, il Presidente dell’Unione Carlo Sotgiu, su mandato dell’assemblea dei sindaci, ha ritenuto doveroso scrivere una lettera al Ministero, ai parlamentari sardi ed agli esponenti della Regione, per metterli al corrente della decisione assunta dall’amministrazione competente, segnalando uno “scippo” di risorse che invece potevano essere investite in Sardegna, anche se non sufficienti a coprire il progetto oggetto del bando.
“Con questa lettera– ha spiegato il Presidente dell’Unione– si comunica la piena disponibilità e idoneità organizzativa di questa Unione, utilmente collocata al 4° posto della graduatoria, a realizzare, l’intero progetto qualora venissero reperite le necessarie risorse o, in alternativa, la piena disponibilità a realizzare parzialmente e previa rimodulazione, il progetto valutato positivamente ma non ancora finanziato.”
La missione e lo sviluppo delle “green communities” in Sardegna è di fondamentale importanza; grazie a questo bando, è possibile colmare le lacune strutturali che ostacolano il raggiungimento di un nuovo e migliore equilibrio fra natura, sistemi alimentari, biodiversità e circolarità delle risorse, in linea con gli obiettivi del Piano d’azione per l’economia circolare varato dall’Unione europea.
“Auspichiamo che i nostri rappresentanti nelle più alte istituzioni – sottolinea ancora il Presidente Sotgiu – prendano a cuore questo problema e ci aiutino a scongiurare questa ingiustizia, poiché la Sardegna necessita di una rivoluzione green e può diventare nel territorio italiano ed europeo, un modello di sostenibilità unico e competitivo. Le Green Communities sono comunità indispensabili che sfruttano in modo equilibrato le risorse principali di cui il territorio dispone e possono instaurare un nuovo rapporto sussidiario e di scambio con le comunità urbane e metropolitane migliorando di gran lunga la qualità della vita. Con questo bando, qualora ci venga riconosciuto il meritato finanziamento, avremo modo di accelerare lo sviluppo delle comunità verdi e di dare un importante contributo allo sviluppo sostenibile del nostro territorio.”