Via libera dalla giunta regionale sarda all’aggiornamento delle prescrizioni regionali della Campagna antincendio, per il 2022. Tra le novità del piano, la modifica delle zone di previsione di pericolo incendi e delle sanzioni amministrative, con un inasprimento delle sanzioni, da 5.000 euro fino a un massimo di 50.000, per le trasgressioni ai divieti. Anticipata poi dal primo giugno al 15 maggio l’emissione del Bollettino di previsione di pericolo, che garantisce la definizione del livello di allerta nelle 25 zone in cui è stato suddiviso il territorio regionale.
“Sono ancora impresse nella mente dei sardi le dolorose immagini dei roghi che hanno funestato la nostra isola durante la scorsa estate– sottolinea il presidente della Regione, Christian Solinas– perciò, oltre alle doverose prescrizioni per la Campagna 2022, è anche necessario invitare ad un maggior senso di responsabilità e di rispetto nei confronti dell’ambiente, confidando nell’amore per la Sardegna, vissuto intensamente non solo dai sardi ma anche dai tanti turisti che ogni anno la percorrono”. Le regole che ogni anno vengono stabilite “confermano l’elevata l’attenzione della Regione– prosegue il governatore- che ha l’obiettivo della conservazione e della difesa del patrimonio boschivo, bene insostituibile dell’isola. La macchina regionale antincendio, ormai collaudata, è realizzata grazie alla professionalità, alla competenza e all’impegno delle persone coinvolte. La Sardegna è in grado di conseguire sempre migliori risultati nella lotta contro questa terribile piaga”.
Il controllo delle misure preventive, dei divieti e delle attività da autorizzare “è demandato sempre al Corpo forestale– ricorda l’assessore alla Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis– mentre per l’agenzia Forestas, fatta salva la prioritaria attività di prevenzione nei perimetri amministrati, è stato deciso che contribuisca alle attività di prevenzione nel territorio demaniale regionale e dei Comuni, secondo un progetto finalizzato alla riduzione del rischio incendi”.
Ai Comuni provvisti del “Piano comunale di protezione civile per il rischio incendi di interfaccia”, nei quali abbia sede un’organizzazione di volontariato regolarmente iscritta all’elenco regionale, “è garantita la possibilità di utilizzare uomini e mezzi dell’organizzazione per le attività di prevenzione– spiega Lampis- analogo discorso per l’utilizzo delle Compagnie barracellari. Anche per il 2022, infine, è prevista la stipula della convenzione coi Vigili del fuoco che definisce le procedure operative interforze, il coordinamento nelle attività di spegnimento degli incendi boschivi e rurali e il potenziamento delle sedi istituzionali del Corpo”.
Fonte Agenzia DIRE.it