Se si pensa a San Valentino non può che venire subito in mente il 14 febbraio, giorno in cui si celebra la festa degli innamorati. Ma in Sardegna San Valentino non richiama solo questa ricorrenza, esiste infatti un legame particolare che unisce questo Santo, definito in sardo “su Santu coiadori”, alla nostra Isola.
Nella parte centro-orientale della Sardegna, proprio dove il sud dell’Isola lascia il posto alla Barbagia di Seulo, esiste un pittoresco paesino di origine medievale: Sadali, conosciuto anche come il “paese di San Valentino”.
Questo comune, che conta circa 1000 abitanti, si trova a 750 metri di altitudine, su un altopiano calcareo, su Taccu, che è fonte di numerose falde che alimentano tantissime sorgenti, piccoli torrenti, ruscelli e cascate. Il suono dell’acqua che pervade tutto il borgo è talmente unico e caratteristico che Sadali è anche considerato il “paese dell’acqua”.
Nel 2019 Sadali è stato incluso tra i Borghi più belli d’Italia dopo aver superato un esame di ammissione che ha riconosciuto la presenza dei 70 parametri richiesti e relativi alla qualità architettonica, culturale e paesaggistica. Oltre a Sadali in Sardegna ne fanno parte anche Atzara, Bosa, Carloforte, Castelsardo, La Maddalena, Posada e, in ultimo, Lollove.
E come ciascuno dei borghi più belli, la caratteristica di Sadali è proprio quella di riuscire a preservare le tradizioni antiche e autentiche e di regalare un ritmo di vita lento, consentendo di ammirare i resti dell’epoca medievale ancora presenti e di perdersi nei suoi paesaggi naturali, con la sensazione di vivere sospesi nel tempo e nello spazio.
Non ci si può che sentire circondati dalla natura più maestosa e da un alone di magia e mistero attraversando il Sentiero delle Fate, uno degli itinerari della zona preferiti dagli appassionati di trekking, pur non essendo particolarmente tortuoso, caratterizzato dalla macchia mediterranea, da foreste di lecci, roverelle e sughereti, ponticelli, corsi d’acqua e, soprattutto, dalla Grotta Is Janas che, secondo la leggenda, fu la dimora di tre fate che vennero pietrificate all’interno. Questa grotta, assolutamente visitabile, si estende per 300 metri e all’interno è composta da sei ambienti fatti di stalattiti e stalagmiti che si uniscono in colonne, colate di color ocra e drappeggi marmorei. Il percorso conduce ad una delle cascate più belle, quella di Su Stampu de su Turrunu che si trova al confine tra Sadali e Seulo e che rappresenta un prodigio della natura essendosi sviluppata da un triplice fenomeno carsico, grazie ad un inghiottitoio con una grotta ed una cascata che si riversa su un laghetto.
Ma Sadali è il “paese di San Valentino” e il “paese dell’acqua” soprattutto per via del luogo che rappresenta l’animo romantico di questo borgo, la cascata di San Valentino che si trova all’interno del centro abitato, peculiarità che rende Sadali ancora più unica. Questa cascata, alta ben 7 metri, ha un aspetto scenografico: scorre su una roccia ricoperta di muschi che favoriscono il processo di deposizione dei minerali di carbonato di calcio, fenomeno che la rende una sorgente pietrificante. Viene inoltre alimentata da un corso d’acqua che nasce dalla vicina sorgente Funtana Manna, sfruttata, soprattutto in epoca medievale, per la creazione di numerosi mulini ad acqua utilizzati per la macinazione del grano. A poche decine di metri dalla cascata è ancora possibile ammirare uno di questi mulini, risalente al XVII secolo, che conserva gli antichi strumenti da lavoro di quei tempi.
La cascata di San Valentino è una delle tappe dei percorsi dell’Ecomuseo delle Acque della Barbagia di Sadali, istituito proprio per consentire di conoscere, anche grazie al coinvolgimento della popolazione, le bellezze del centro storico del paese e le risorse naturalistiche e ambientali del suo territorio, contribuendo alla loro conservazione e valorizzazione.
Tra i beni culturali del paese spiccano sicuramente le chiese di cui è costellato il suo centro storico. La più conosciuta è l’antica chiesa parrocchiale di San Valentino che si trova in prossimità dell’omonima cascata e attorno alla quale sorse il borgo. Si tratta dell’unico santuario sardo, e uno dei pochi in tutta l’Italia, ad essere intitolato al Santo protettore degli innamorati. San Valentino è anche il Santo patrono di Sadali che lo festeggia ben tre volte all’anno, non solo il 14 febbraio, ma anche l’8 maggio e il 6 ottobre. Questa devozione deriva da una leggenda secondo la quale un anziano di Nurallao mentre vagava di paese in paese, portando con sé una statuina raffigurante San Valentino, si fermò per una sosta proprio di fronte alla cascata, rimanendo estasiato dalla sua bellezza. Ma quando al suo risveglio decise di riprendere il cammino, nonostante gli sforzi, non riuscì più a staccare la statua da terra, come se fosse incastonata. Si dice che gli abitanti del paese, colpiti da questo miracolo, iniziarono a venerare il Santo, costruendo in suo onore la chiesa di San Valentino che, ancora oggi, custodisce quella statua tanto amata.
Con la diffusione di questa “sacra leggenda”, negli anni Sadali è stata meta di un vero e proprio pellegrinaggio da parte dei tanti che si recavano lì per invocare il Santo chiedendogli di aiutarli a trovare un compagno o una compagna per la vita. L’usanza voleva che per trovare l’amore si dovesse scuotere la statua per tre volte. Ancora oggi il borgo richiama molti single e coppie che scelgono soprattutto il giorno di San Valentino per visitarlo e chiedere qualche grazia, ma in realtà l’incanto del luogo fa sì che esso sia ricco di visitatori in tutti i periodi dell’anno.