Stintino. Domani 29 ottobre a partire dalle ore 09:30 si svolgerà presso il MuT un convegno dedicato alla pesca e all’acquacoltura in Sardegna, organizzato dal Club Inner Wheel Sassari Castello, in collaborazione con l’Università di Sassari, il Comune di Stintino, il Museo della Tonnara di Stintino e il Parco Nazionale dell’Asinara.
Il settore della pesca e dell’acquacoltura è attualmente al centro di una crisi profonda, che è insieme di natura economica, ambientale e sociale. Esso è tra i settori produttivi quello maggiormente colpito dalla crisi pandemica. Da un lato il lockdown ha messo in ginocchio il mercato ittico in tutta Europa e per i pescatori del Mediterraneo è forse la più grave crisi che si siano trovati mai ad affrontare: la chiusura di tutte le attività di ristorazione, unita al blocco del turismo, ha tagliato più del 50% del fatturato.
Dall’altro il sovrasfruttamento delle risorse continua a rappresentare il principale ostacolo per lo sviluppo del settore, anche se non va tralasciato che la pesca subisce gli impatti derivanti da altre sorgenti di alterazione dell’ecosistema marino: le diverse forme di inquinamento che si riversano sul mare e i cambiamenti climatici che incidono sulla produzione e sulla qualità degli stock ittici. Nonostante la riapertura dei mercati ittici l’intera filiera della pesca stenta a riprendersi, soprattutto per ciò che riguarda le piccole imprese che operano nel settore.
Il convegno si aprirà con i saluti istituzionali del magnifico rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti, e della sindaca di Stintino, Rita Vallebella. Darà l’avvio ai lavori la presidente del Club Inner Wheel Sassari Castello, Bonaria Coradduzza e modererà il dibattito Roberto Furesi, docente ordinario del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari.
Interverranno Esmeralda Ughi, direttrice del Museo della Tonnara di Stintino, con un contributo sulla pesca tradizionale a Stintino, tra recupero della memoria, cultura e identità; a seguire Fabio A. Madau, docente del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, con un intervento sull’economia del settore ittico in Sardegna e Paolo Ninniri, presidente del Distretto della Pesca e Acquacoltura della Sardegna, con un contributo sul distretto della pesca e dell’acquacoltura di qualità in funzione di un nuovo percorso per la valorizzazione delle produzioni ittiche in Sardegna; concluderà gli interventi programmati Vittorio Gazale, direttore del Parco Nazionale dell’Asinara, che parlerà dell’esperienza del pescaturismo nell’area marina protetta dell’Asinara.
«Per ripensare il settore ittico occorre rivoluzionare le modalità attuali della pesca – sostiene Bonaria Coradduzza, presidente del Club Inner Wheel Sassari Castello – sostenendo le istanze dei pescatori della nostra isola e sviluppando nuovi approcci e modelli di pesca rispettosi degli ecosistemi; per evitare danni alla fauna e all’habitat marino è necessario implementare una pesca sostenibile e una corretta gestione dei rifiuti legati alla plastica e alle micro plastiche, al fine di aumentare la qualità e la sicurezza dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura a garanzia dei consumatori. Riteniamo quello della pesca un tema importante per l’ambiente, l’economia e la gastronomia della Sardegna e con questo convegno intendiamo porre domande e suscitare un dibattito costruttivo».