Paulilatino. Va in scena, sul palcoscenico del Teatro Grazia Deledda, “Tic Tac Tac Tic” della compagnia Teatro Actores Alidos. Rivolto a grandi e piccini, ed ideale dai 3 ai 93 anni, lo spettacolo affronta il tema del tempo. Un mondo in bianco e nero, ordinato e scandito dall’inesorabile ticchettio dell’orologio, deraglierà improvvisamente per mano di una bambina stanca di chi non ha mai tempo per lei. Ci sarà un cambiamento e quel mondo diventerà colorato ed il Tic Tac un Tac Tic. Succederà tanto altro in questo spettacolo poetico, interpretato da Michela Atzeni, Michela Cogotti Valera, Roberta Locci e Valeria Parisi per la regia di Roberta Locci e Valeria Pilia.
Le recite, previste da domani venerdì 21 a lunedì 24 ottobre alle ore 19:00, sono gli ultimi appuntamenti della rassegna “30 giorni a Teatro”, organizzata dal Teatro Instabile e sostenuta da Fondazione di Sardegna, Ministero della Cultura e Regione Autonoma della Sardegna.
I 30 spettacoli presentati nella magica cornice del Teatro Grazia Deledda, hanno segnato una ripresa organica delle proposte teatrali che l’Instabile offre da 38 anni al pubblico del centro Sardegna.
Lo spettacolo. In un mondo in bianco e nero un buffo omino ha costruito in un grande muro il meccanismo del tempo che è scandito da un monotono tic tac. E tutto si muove rispettando quell’inesorabile tic tac ci sono anche i due guardiani Molla e Martello che vigilano sullo scorrere preciso del tempo.
Il mondo in bianco e nero però è sempre più triste: tutti corrono indaffarati, i vecchi soffrono la solitudine e i genitori passano il loro tempo incollati ad uno schermo. L’omino, visto come tutto si svolge, è insoddisfatto della sua invenzione e cerca, con continui calcoli matematici, di trovare una nuova formula capace di modificare qualcosa nel tempo, anche se detto tra noi, neanche lui sa bene cosa. E infatti i suoi tentativi si rivelano vani e mentre è impegnato in uno dei suoi calcoli fa un incontro che gli cambierà la vita: una bambina, si, proprio una bambina la cui mamma non ha mai tempo per lei così che, in un impeto di rabbia, stacca le lancette dell’orologio del mondo in bianco e nero. Improvvisamente dal muro meccanismo si stacca una parte e Orologio si anima di vita propria facendo deragliare lo scorrere lineare del tempo.
Bambina e Orologio si intendono benissimo. Nonostante gli sforzi degli strumenti guardiani, Molla e Martello che cercano di mantenere l’ordine, sembra che ora tutto sia possibile: fermare il tempo, tornare indietro nel tempo, accelerarlo rallentarlo…cambiare lo stato delle cose! L’omino è proprio contento, finalmente il mondo in bianco e nero non è più tanto triste!
Ma le regole sono regole e vanno rispettate! Non a tutti piacciono i cambiamenti… e Molla con Martello riportano l’Orologio al suo status di oggetto inanimato. Ora sembra che niente sia in grado di riportarlo in vita. Niente tranne… Il finale dello spettacolo non vogliamo raccontarlo, ma possiamo dire con certezza che il nostro mondo in bianco e nero, metafora dell’oggi, verrà trasformato in un mondo a colori dove i numeri dell’orologio saranno sostituiti con ciò che noi chiamiamo “simboli dell’anima” e dove il tempo sarà scandito non solo da un tic tac ma anche da un tac tic.
Perchè fermarsi, e magari tornare un poi indietro per guardare la vita da un’altra prospettiva, può essere ciò che fa la differenza.