Fuorimargine, Centro di Produzione di Danza e Arti Performative della Sardegna, mercoledì 27 e giovedì 28 marzo, alle ore 20 presso Sa Manifattura a Cagliari, presenta in prima assoluta “steal you for a moment” di Meg Stuart (Leone d’oro alla carriera) e Francisco Camacho, opera che conclude un periodo di residenza e ricerca in Sardegna, e che vede la collaborazione di Damaged Goods e EIRA, a partire da un rapporto profondo con l’isola, i suoi archetipi e le sue atmosfere e i resti che costellano il paesaggio.
Come dichiarano Momi Falchi e Giulia Muroni, direttrici artistiche: “Fuorimargine raccoglie intorno a sé eccellenze del panorama performativo internazionale. Meg Stuart, una delle artiste più importanti del panorama internazionale, ha scelto – insieme al portoghese Francisco Camacho – non soltanto di mostrare una creazione, bensì di produrla presso Fuorimargine, nell’isola da cui apprende visioni, suggestioni e condivide competenze”.
La collaborazione artistica tra Francisco Camacho e Meg Stuart risale ai primi lavori della Stuart, in particolare “Disfigure Study” (1991). Il loro profondo legame personale è cresciuto attraverso vari progetti, come l’acclamata opera solista “Blessed” di Stuart, che Camacho esegue dal 2007.
Ora, per la prima volta in tre decenni, si riuniscono sul palco per un duetto che trae ispirazione dalle misteriose rovine nuragiche della Sardegna. Al crepuscolo di questa antica civiltà, giganti di pietra custodivano le coste dell’isola – tracce di una ricca cultura che si è lentamente erosa. Andando oltre le mura del museo, Camacho e Stuart si addentrano nelle lacune, nelle assenze della documentazione. Cosa rimane?
L’artista visivo Gaëtan Rusquet e il sound designer Vincent Malstaf creano un paesaggio che, come i siti nuragici, potrebbe provenire dal futuro o addirittura esistere al di fuori del tempo. In questo spazio, Camacho e Stuart scavano manufatti emozionali. Cercano un contrasto di dimensioni e di scala: le pose minimali si infiammano di sentimento, la rabbia e la forza sono compresse e trattenute.
Con le loro voci incanalano un linguaggio perduto, tessendo connessioni che attraversano universi. Si incontrano attraverso il ritmo e la ripetizione, riavvolgono e accelerano, codificano e decifrano, creano e rompono schemi. Ascoltando il passato, costruiscono un’archeologia del presente che non distingue tra mistico e mondano.
Biglietti: intero €10, ridotto €5. Prenotazioni al numero 333.3434144 – [email protected].