Grande e potente apertura a Cagliari al Parco di Monte Claro della sedicesima edizione del Festival Internazionale della Sostenibilità – “Giardini Aperti 2023” organizzata da Abaco Teatro, con il debutto in prima nazionale dello spettacolo “Storie di Naturale Follia”, performance di teatro e natura sulla marginalità, prodotto da Impatto Teatro APS e Abaco Teatro, scritto, diretto e interpretato da Karim Galici, aiuto regia Rocio Herrera, con Beppe Martini, Adriana Monteverde, Tiziano Polese.
Dal 21 al 24 luglio 2023 alle ore 20:30, il paesaggio di una delle più rigogliose oasi verdi della città, accoglierà storie e personaggi “al limite” delle comuni convenzioni sociali, intrecciando in modo poetico, drammaturgico e visuale, percorsi intimi e storici di un’umanità troppo spesso, emarginata, dimenticata e oscurata dal buio dello stigma.
Affermava Franco Basaglia: “La follia è una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica una scienza, la psichiatria, di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla”.
“Storie di Naturale Follia”, quindi, è uno spettacolo con arte, teatro e letteratura che nasce dalla volontà di raccontare le storie degli “ultimi” in relazione alla natura, degli “invisibili” delle nostre città, dei parchi laddove sorgevano manicomi. Un progetto realizzato anche attraverso laboratori artistici sviluppati insieme alle persone che vivono ai margini della nostra società. Un percorso di ricerca che parte da memorie biografiche di chi è stato sempre in ombra – anche attraverso le cartelle cliniche di chi veniva internato – per mescolarle con le vite di grandi artisti che hanno vissuto o raccontato storie analoghe. Una messa in scena che si sviluppa come spettacolo itinerante in cui il pubblico potrà vivere l’esperienza di conoscere da vicino storie inimmaginabili.
Diversi personaggi si alternano – separati da vegetazione e teli stesi – isolati e allo stesso tempo parte di una sorta di comunità. Reietti, che a tratti ci fanno paura o tenerezza, ci commuovono e ci spaventano, ci regalano una girandola di emozioni in empatia con la loro assurda umanità.
“Bosh”, che, come un medico ciarlatano, è convinto di poter curare tutto e tutti con poteri magici e strani oggetti; “L’autarchica”, che non si è arresa ad una città che l’ha rifiutata e si è rifugiata nel suo mondo vegetale; “Il pittore” che – abbandonato fin da piccolo – vive come un animale in mezzo alla natura selvaggia; “Il dottore” che voleva aiutare i folli, ma nei decenni passati in manicomio ha visto talmente tante atrocità che i suoi occhi hanno smesso di vedere.
Un lavoro intenso e soprattutto coraggioso che si muove a tinte forti in quello spazio sottile che separa due mondi troppo spesso lontani, paralleli, inarrivabili l’un l’altro, quello della “normalità” e quello della “follia”.
Karim Galici percorre dunque i sentieri bizzarri ma allo stesso tempo delicati e intensissimi, dell’universo dei “diversi”, la cui potenza si fonde con quella altrettanto indomabile della natura in cui si muovono, stretti da un patto di antica alleanza.
Dice il regista: “Sono personaggi che vivono ai margini. Alcuni per scelta propria, ma sempre oltre il confine di ciò che il senso comune può mediamente accettare. “Insensati, mentecatti, alienati o pazzerelli” come venivano definiti quelli a cui si spalancava il cancello del manicomio. Storie di Naturale Follia per indagare quello che ci appartiene, ma che spesso non vediamo o non vogliamo vedere”.
L’allestimento, che coinvolge tantissime professionalità, vede la partecipazione di Mara Agus, Anna Cardis, Sara Broi, Cristina Copez, Maria Dessì, Manuel Etzi, Rosalba Fadda, Andrea Mameli, Giuseppina Mannai, Daniela Mormile, Carla Orrù, Raffaelangela Pani, Gianluca Picciau, Susanna Vacca, Alessandra Zurrida. Collaborazione drammaturgica di Matteo Porru e degli allievi del Laboratorio di scrittura creativa, cura delle scenografie di Roberta Vanali, opere pittoriche di Stefano Cozzolino e Tiziano Polese, musiche originali ed elaborazioni audio/video di Alessandro Ruzzier.
Per favorire il totale coinvolgimento emotivo del pubblico, lo spettacolo è pensato per massimo 30 persone a replica ed è quindi obbligatoria la prenotazione al numero 347.8928141.