“Volevo mostrare lo spopolamento e la perdita di autenticità del territorio e delle sue tradizioni, la solitudine degli anziani e il disagio delle nuove generazioni anche attraverso il paesaggio invernale molto distante dalle immagini e dai contenuti patinati dei tabloid estivi e dei dépliant turistici”.
M. Piredda
Il primo appuntamento con il cinema di Officine Culturali ospita il cortometraggio “A casa mia“, omaggio del regista Mario Piredda alla Sardegna, sua terra d’origine. Noto al grande pubblico per il suo ultimo lungometraggio, L’agnello (2019), il giovane e visionario regista gira nel 2016 questo piccolo capolavoro potente e delicato.
Un’anziana vedova, interpretata da Giusi Merli – già volto de “La grande bellezza” di Sorrentino nel ruolo de “la Santa” – e il suo amico pescatore – Giulio Pau – sono rimasti gli unici abitanti di un borgo sul mare che si ripopola solo d’estate. Vivono nella speranza che l’inverno non finisca mai. Il film affronta con crudezza lo spopolamento di molti paesi della Sardegna e la condizione di solitudine a cui sono condannati i pochi rimasti.
“A casa mia” ha vinto nel 2017 il premio David di Donatello come miglior cortometraggio per «il severo rigore nelle scelte di regia e sceneggiatura. Una storia non banale che racconta della ricerca di felicità e di un sentimento di speranza destinato ad alimentarsi nel tempo, nonostante le circostanze avverse». Ha vinto inoltre la XXXV edizione del Sulmona Film Festival.
Mario Piredda accompagnerà la visione del corto, raccontando aspetti inediti del film e della sua poetica. L’Appuntamento è per domenica 21 marzo alle 18:30 sul canale YouTube di Officine Culturali. La proiezione avverrà in diretta e sarà disponibile solo ed esclusivamente per la durata della trasmissione.