“Nelle città senza mare… chissà a chi si rivolge la gente per ritrovare il proprio equilibrio… Forse alla Luna…”
“Tsugumi” (Banana Yoshimoto)
Torna il festival letterario “Forse alla Luna”, terza edizione che a breve rivelerà tutte le sue nuove suggestioni letterarie. Torna per la terza volta, e si presenta al suo pubblico e alla “sua luna” con due anteprime tutte da leggere e ascoltare: il 20 giugno (ore 19:00) sarà ospite del festival Antonella Lattanzi, il 21 giugno – sempre alle ore 19:00 – toccherà invece a Vanni Lai salire sul palco in un appuntamento organizzato in collaborazione con il festival Licanias di Neoneli.
Entrambi gli appuntamenti si svolgeranno a Macomer fra gli scaffali della libreria Emmepì di corso Umberto I 235: a chiacchierare con Antonella Lattanzi del suo “Cose che non si raccontano” (Einaudi) sarà Francesca Mulas mentre Vanni Lai dialogherà con Giovanni Cocco del suo “La Cantadora” (Minimum Fax).
«È lì che siamo veramente nati, nella sfera del cosmo. Nel mare siamo forse nati una seconda volta. E dunque l’attrazione del mare è profonda, ma quella dello spazio celeste lo è infinitamente di più» scriveva Pier Paolo Pasolini. Da sempre gli scrittori rivolgono il loro sguardo al cielo, dove per secoli si sono inoltrati seguendo le traiettorie della fantasia. Varrà sicuramente anche per Antonella Lattanzi e Vanni Lai, ospiti della attesa anteprima di questa terza edizione.
Antonella Lattanzi nasce a Bari e vive a Roma. È scrittrice e sceneggiatrice. Oltre all’ultimo Cose che non si raccontano – in cui si affronta il tema della genitorialità e del sogno d’esser madre e delle difficoltà d’essere madre – ha pubblicato i romanzi “Devozione” (Einaudi 2010 e 2023), Prima che tu mi tradisca (Einaudi 2013), “Una storia nera” (Mondadori 2017) e “Questo giorno che incombe” (HarperCollins Italia 2021), “Cose che non si raccontano” (Einaudi 2023). Per il cinema ha scritto, tra le altre, le sceneggiature di “Fiore” di Claudio Giovannesi, “Il campione e Una storia nera” (tratto dal suo romanzo omonimo) di Leonardo D’Agostini. Collabora con il Corriere della Sera. È tradotta in diverse lingue.
Manesca e attaccabrighe, adorata e detestata, Candida Mara fu la prima donna del canto a chitarra, capace di opporsi con le sue scelte di vita a una società maschilista e retriva. Affascinante ma cancellata dalla memoria per ignoranza e vergogna, ancora oggi è una figura circondata dal mistero. A mettersi sulle sue tracce, tra la polvere degli archivi, l’omertà degli anziani e i depistaggi di strani musicologi, è uno scrittore fallito e appassionato di western. La “Cantadora” di Vanni Lai ha superato il Tirreno ed ora è pronta a conquistare l’Isola: l’autore osilese è stato per due volte finalista al Premio Italo Calvino (2017 e 2020).