Cagliari. La rassegna “Essere Donne” organizzata dall’Associazione Culturale La Settima Arte, curata da Antonello Zanda ed Elisabetta Randaccio in programma al cinema Greenwich d’Essai, continua il suo viaggio nell’universo femminile con una nuova settimana di programmazione dedicata al genere documentaristico.
Si comincia lunedì 13 novembre alle ore 18:00 con due proiezioni introdotte in sala da Martina Mulas, operatrice culturale della Cineteca Sarda. L’apertura è affidata all’opera che, in modo emblematico, regala il titolo all’intera rassegna ovvero “Essere donne” di Cecilia Mangini, 1965. Il documentario è tra le prime indagini cinematografiche sulla condizione femminile in Italia, analizzata nei suoi diversi aspetti: economici, sociali, psicologici, di costume. Partendo dai modelli femminili proposti dall’industria culturale – le dive del cinema e le modelle dei settimanali di moda – il film ricerca le sue protagoniste tra le donne vere, di tutte le età e di tutte le regioni. Cecilia Mangini espone lucidamente la difficoltosa condizione della donna negli ambiti lavorativi e familiari negli anni ’60, descrivendo la forte drammaticità di un’esistenza votata al sacrificio, ma anche segnata dalle lotte per la pace, per la difesa della libertà e della democrazia, insieme a tutti i cittadini democratici e progressisti.
A seguire la proiezione di “Vogliamo anche le rose” di Alina Marazzi, 2007 che porta sullo schermo la voce e la passione delle donne negli anni della liberazione sessuale e del movimento femminista in Italia, a cavallo tra gli anni sessanta e settanta. Il documentario si concentra su fatti della storia recente mettendo in scena un concerto di voci in prima persona, miscelate con materiali e filmati d’epoca provenienti dalle fonti più diverse: istituzionali, pubbliche, militanti, private. “Vogliamo anche le rose” è un prezioso strumento per mostrare un’Italia che, spesso ricordata come fiaba grottesca, è invece stata drammaticamente reale.
La rassegna “Essere Donne” prosegue giovedì 16 novembre, sempre alle ore 18:00, con “Maria Frau, l’attrice che spense la sua stella” di Sergio Naitza, 2023, introdotto al pubblico dallo stesso regista. Un film documentario in cui, per la prima volta dopo tanti anni, parla la diva cinematografica degli anni cinquanta, nata a Nulvi, sparita dalle scene a soli 26 anni, dopo una carriera fulminante. Nel documentario scorrono vita artistica e privata, con aneddoti e curiosità sul cinema italiano di quegli anni. Maria Frau – splendida 93enne – spiega perché nel 1956 decise di calare il sipario, di eclissarsi dal mondo dello spettacolo, dalla notorietà, dalla ribalta mediatica. Lo rivela in due parole, nella sua casa di Austin, Texas: “Per amore. Sono sparita solo per amore”. Nel documentario Maria Frau apre lo scrigno dei ricordi: le radici sarde, il trasferimento a Roma in cerca di un lavoro più redditizio, infanzia e adolescenza nella capitale dove il cinema si accorge di lei e le riconosce il meritato successo. Una bella storia che parla anche al nostro tempo: dove apparire, esserci, mostrarsi, viene prima di vivere.
La Rassegna “Essere Donne” proseguirà poi con altre imperdibili proiezioni, incontri e dibattiti fino al 29 dicembre 2023 con due appuntamenti a cadenza settimanale.
Per informazioni tel. 351/5589016. Ingresso gratuito.